Tuesday, June 25, 2019

Mercoledì 26 giugno 2019

segue da L'ortica è infestante

 L'isola che non c'è - Parte nove - 

..... Segue dalla numero otto .....
Allora Chef passiamo al pranzo basato sulla carne. Ecco così nascere un menu che avrebbe inorridito vegetariani e vegani. Aprono un flute di prosecco, tartine al burro con mousse di fegato d'oca più  un carpaccio di vitello dell'isola abbattuto con titubanza (era previsto un tempo successivo) e metodo umanitario, non offendendo la solita gola. Seguono fettuccine fresche al ragù bolognese sommerse da una nuvola di Parmigiano doc. Poi uno stinchetto al forno disossato e una buona porzione di girello accompagnato da insalata con pomodorini mignon, cetriolini, cipollette e altro. Niente fiorentine, avrebbero monopolizzato il pasto. Ed ecco il clou del giorno, il carrello dei bolliti arricchiti dagli apporti delle sode mostarde cremonesi. Ovviamente nulla a vedere col classico "lesso" casalingo, generante brodi più o meno sapidi con residui carnei filacciosi e insapori. No, il bollito specie se veneto e di Conegliano è un'arte culinaria di pregio la cui conclusione si evidenzia in un carrello in cui sono distese sapientemente le carni scelte per la bollitura, bovine, ovine, avicole rapprese nei loro brodi concentrati, accompagnate dell'acre mostarda di frutta lucente nel suo splendore la quale solo nel "bollito" esprime il meglio di se. E' questa una portata che meriterebbe essere l'unica di un simposio. Si chiuderà con un piatto bi-conca, una con fagioli e cotenne di maiale, l'altra con fave verdi e trippa bovina. Frutta e dessert più o meno tali la prima cena con l'aggiunta di stupendi fichi d'India freschi e sbucciati, si propone inoltre un assaggio di cacio cavallo, specialità dell'isola e altri formaggi graditi, sempre autoctoni, scelti da più taglieri disposti in tavola. Vino rosso e corposo. Pizza calda per tutti. 
Passiamo così al menù della cena che chiuderà il soggiorno degli ospiti illustri (saprò poi chi siano). Abbiamo scelto per un pasto "nature" che equilibri al meglio possibile i due precedenti. Apriremo col Prosecco e con tartine-burro cosparse di abbondanti fettine di tartufo nero, a seguire funghi porcini e rose di carciofo sottolio di qualità. Poi bavette al pesto genovese doc. Si prosegue con asparagi bianchi-verdi accompagnati da uova in camicia e una pioggia di reggiano. Si completa con una eccellente parmigiana e insalata mista ristoratrice. Poi più qualità di formaggi, di frutta e dessert. Vini bianchi abboccati e secchi accompagneranno i commensali che disporranno pure di fragrante pizza calda sostitutiva del pane. Così terminano le nostre fatiche e, di certo, tutto andrà per il meglio. L'invito a partecipare è pure per me, con l'interesse e curiosità riferiti all'impatto con un mondo ancora sconosciuto. Sono sempre meravigliato al notare la presenza in loco (li avevo già intravisti) di due enormi vasi vitrei, uno con funghi porcini  e l'altro con carciofini sottolio di pregio particolare, gli stessi che fecero mostra sui tavoli di una cena di molti anni or sono fra amici, direttori, dirigenti finanziari e assicurativi promossa nella sua villa romana dal dottor Mario Bessi proprietario della "Sovrana Assicurazioni" in cui il vaso di funghi lo avevo di proprio di fronte mentre quello dei carciofi, sempre prossimo, si trovava in altro tavolo. Miracoli della mente, dei ricordi, del conscio e inconscio.

......... prosegue ..........


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