Wednesday, July 31, 2019

Mercoledì 31 luglio 2019

L'Isola che non c'è e Campo di ortiche

Rientro a Roma atteso, non semplice edit 20

Rieccomi a Roma che lasciai il 16 dicembre 2018 fino a oggi, termine di luglio 2019. Sette mesi e mezzo, quasi otto, di cui metà per ricoveri ospedalieri e metà per ricovero a Varese in casa di mia figlia medico, per me quelli determinanti e risolutivi fra tutti, vista l'assistenza riabilitativa, medica, esamistica, farmacologica, morale di cui ho beneficiato. Ritengo doveroso aggiungere l'incomparabile affetto elargitomi e la possibilità di aver potuto avere un rapporto diretto, patermo, fraterno, intimo con mia figlia Rita di cui  ho sempre stimato la personalità, la professionalità, la disponibilità a prestarsi in molteplici occasioni palesi e soprattuto occulte.
Gli esiti infausti di una polifrattura del femore sinistro, aggravata da una funesta emorragia interna che si è portata via tutto  il mio sangue, sostituito con ben 10 sacche ematiche, anzi nove, la decima è rimasta appesa mentre in un baleno, onde tentare di evitare la mia dipartita certa, a cura dei miei figli Alberto. Silvia, Rita, sono stato impacchettato e spedito con ambulanza privata da Roma a Varese, accompagnato da Silvia, il cui ospedale e Centro di Recupero a Cuasso, a ridosso della frontiera elvetica,  avranno sempre la mia riconoscenza per l'opera svolta su un novantaduenne tale fosse un quarantenne o meno. Evito di commentare la degenza nelle strutture romane. Ora sto riordinando in ogni senso, materiale, tecnico, finanziario, familiare, morale, una vita sospesa per troppo tempo. Mi concederò ancora uno- due giorni di sosta e da lunedì cinque agosto riprenderò il gradito contatto con chi mi segue

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Thursday, July 25, 2019

Settimana dal Lunedì 29 luglio al Venerdì 2 agosto

 Il Salotto di Avus (Avus Room)
In corso di edit L'Isola che non c'è - n° 19

Avvertenza importante
Nella settimana 29 - 30 - 31 luglio 1 -2 agosto ci sarà il mio trasferimento da Varese a Roma, dopo quasi otto mesi di ricoveri sanitari. Ciò mi comporterà la riorganizzazione romana totale, sia fisica, sia sanitaria, sia personale, sia informatica, pertanto il Blog e il Forum verranno chiusi per qualche giorno. Riprenderemo alla fine settimana o alla prossima. 

Per la mia salute, riferendomi sia a chi me l'ha chiesto sia a chi abbia interesse conoscerla preciso di trovarmi in una forma accettabilmente discreta, non più. Ovviamente molto in me è cambiato e l'esperienza di quanto è conseguito a una poli-frattura femorale e  devastante emorragia interna, aggiunti ai miei 92,  hanno lasciato un segno indelebile. Solo l'opera eccelsa dell'Ospedale di Varese e del suo Centro riabilitativo di Cuasso, nonché l'assistenza impagabile di mia figlia Rita e del suo staff assistenziale, oltre dei figli romani e delle due nipoti per quanto loro possibile, sono riusciti a sottrarmi a un finale fosco dato già per scontato nella fase degli scadenti ricoveri romani.


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Venerdì 26 luglio 2019

L'Isola che non c'è

Arti opposte   -   Inserto 18

 .... Buona giornata Maestro Egau, concludo stamane con Lei i dettagli per l'avvio di altri due centri operativi che daranno prosperità alla nostra isola la quale perderà, è vero, cinquecento elementi dedicati dai vertici alla sicurezza delle isole quattro e cinque ove, quando sarà, verrà realizzato il grande Kosmodromo (quando inizieranno? fra un mese? un secolo? mille anni? cosa conta nell'infinito il tempo che non c'è?), ma dovrà accogliere e sistemare i dodicimila loro abitanti, da accogliere come fratelli di sempre, sistemarli, dargli una occupazione, curarsi dei loro figli. Quindi questi due nuovi centri , in cui ne accoglieremo molti, uomini - donne, ci faciliteranno nello svolgere quanto dovremo di conseguenza adottare....
.... buona giornata a te Prescelto Odir, pensavo avessimo già chiusa la questione dei nuovi centri di produzione e lavoro e il Cargo - Market di Ju Ping giungerà fra due giorni con quanto necessita. Riepilogami comunque cosa realizzeremo ....
.... Anzitutto Maestro una vera officina,con attrezzature adeguate alle necessità dell'isola, ove giungono di continuo nuovi ospiti da corridoi presenti un po dappertutto che si aprono e chiudono a nostro volere. Ci doteremo anche di forni da fusione e di buone attrezzature sub. L'eccelso Tubal ci ha indicato il punto di naufragio conosciuto ma abbandonato di una nave bellica russa fine 1800. C'è qualche difficoltà ma la profondità non è eccessiva, così potremo raggiungerla, farla inserire dai nostri Vertici Massimi in un mondo che non c'è e stabilirvi una base, trasformandola in una miniera  inesauribile di metalli e carbone.....
.... A seguire era bene completare il ciclo dell'arte bianca con un tassello importante che mancava. Perché non completarlo con un piccolo Pastificio per pasta secca e fresca? Così questo vuoto è stato colmato avendo ben due modesti molini a cilindri e a pietra, un panificio per pane e prodotti da forno, e ora verrà un pastificio che soddisferà le nostre esigenze e, se necessario, altrui. Non dimentichiamo che dovremmo pure provvedere a una mole notevole di lavoratori e tecnici che di dedicheranno al Kosmodromo. Non sappiamo quando ciò effettivamente inizierà ma i tempi nostri-loro, oltre che relativamente lunghi, potrebbero essere molto corti ....
Riecco così il passaggio del Cargo Market, Ju Ping che mi saluta giungendo le mani, i nostri materiali, oggi tanti, sono scaricati e con loro le provviste e altro per le necessità correnti. Pagamenti in perle e stavolta più lingottini dei precedenti. Ju mi dice che ci vedremo presto, perché? Scendono anche più tecnici che collaboreranno all'approntamento della officina mini-fonderia e nel creare ex novo il pastificio nella cosiddetta area bianca.
Tempo un nostro mese (è identico a quelli di prima? non so, e il locale officina accoglie i suoi due forni, banconi da lavoro, locali attrezzi, magazzini e altro mentre il locale per il pastificio è pronto con due presse per pasta secca e pasta fresca, più il settore asciugamento, deposito prodotti e ricambi. Il volto dell'isola sta cambiando. Sia Kain, sia Tubal, sia Biram, hanno modo di farmi comprendere la loro soddisfazione.

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Wednesday, July 24, 2019

Giovedì 25 luglio 2019

L'Isola che non c'è

Hiram  -  Inserto 17

Sono con il Maestro Egau nella stanza che chiamiamo "rossa" (all'interno non lo è affatto, solo la porta blindata) con esposto un vistoso cartello di divieto d'accesso. E' la prima volta per me, sono incuriosito e intimorito al tempo stesso. La colonna plasmatica che ho di fronte vibra come avesse vita propria, non è rovente, non è fredda, la sua temperatura dovrebbe essere poco variante da quella dell'interno. Il Maestro poggia il palmo della destra sulla base ed ecco che il fascio di fiamme non-fiamme reagisce raddoppiando luce consistenza e tremore mentre una voce piatta, amorfa, sillabica chiede:
.... inserire password mentale prima, seconda. Confermerò contatto ....
Ciò detto il grande Egau cade in apparente trance mentre questo Computer Biologico freme, si eleva ulteriormente finché la voce metallica riprende monotona:
.... Collegamento accettato. Gran Maestro Egau sei in contatto con il vertice addetto al progetto Kosmoland, il centro che accoglierà i realizzatori del  Kosmodromo. Giungerà nel plasma adduttore il Capo-progetto AB12 ....
Il fremere della colonna pulsante si espanse e salì ancora inglobando al reale qualcosa di vivente che in pochi attimi divenne persona dagli evidenti tratti  asiatici. con il capo di maggiore volume del nostro, specie nella parte posteriore, fronte ampia, occhi fermi, non battenti, con un cenno appena di ciglia e sopracciglia. Ciò a valere per un attento osservatore, per altri potrebbe pure rientrare nella indifferente e frettolosa normalità ....
.... Grande Egau i Vertici ti salutano e ti attendono per quando occorrerà. Mi hai chiamato, rieccomi e riprendiamo il progetto per l'accoglienza dei tecnici .... 
Il loro dire si prolunga per vari dettagli, anche per l'edificio che accoglierà i cinquecento dell'isola addetti alla sicurezza. Poi l'inviato preannuncia un contatto particolare per me, poggia il palmo della mano destra su quello del Maestro Egau e torna a inglobarsi nel plasma dissolvendosi mentre la colonna del fuoco che non brucia evidenzia in pochi attimi la presenza solenne e ieratica del grande Hiram, Architetto e costruttore del tempio di Salomone.
.... Eccelso Hiram mio primo Maestro, Sono Odir onorato di vederti. parlarti, ringraziarti dei tuoi insegnamenti e presenza, non pensavo ti fosse noto il mio passaggio  negli inferi, pur se mi sorreggesti nell'imposizione frontale del pollice di Kain, trovandomi  in disagio anche ora per la disponibilità da Te dimostrata. Sappi che le tue vicende di vita, di forza, di sofferenza, di vittoria mi hanno seguito per una vita, assieme ai molti che seguono le tue direttive e i tuoi indirizzi ....
.... Prescelto Odir, della tua dedizione alla causa, al fuoco, alle fusioni, alla forgiatura, al ricavarne diletto e utilità io ne ero a conoscenza fin dalla tua prima giovinezza. Nella grande fonderia bronzea Perusiana con te infante non c'erano solo lo zio, cugino e lavoranti, ma anch'io e Tubal e Efesto, lo storpio dio del fuoco, lo sposo di Venere, e con te aprivamo le tue cassette di gettata da cui estraevi ninnoli per il gioco, la fantasia, la casa. Mi immedesimavo anch'io e ti avrei voluto innaturalmente con me, cosa impossibile vista la tua età, ma non ti persi di contatto e oggi eccoti a me di fronte .....
......  Prescelto Odir, apprezzo, e molto, che tu sia a conoscenza di parte delle mie storie e della protezione che gli eccelsi Kain e Tubal ritennero offrirmi. Io. Hiram, costruttore del Tempio di Salomone. esperto di oro, rame, ferro, amato da Balkis (Regina di Saba) e padre di Menelik da cui i Negus Etiopi, ebbi la mia grande fusione rovinata dai prezzolati del grande Re che nella grande vasca immisero terra e sabbia e fu Tubal, dai suoi inferi, a riportarla alla sua normalità Aiuto ancora mi diedero Kain e Tubal quando alla mia invocazione a braccia levate per disporre di più operai esperti ma ancor più affidabili questi accorsero  da ogni dove allora conosciuto e infine mi accolsero fra loro quando altri prezzolati, sempre del grande Re, decisero di uccidermi occultando non bastasse il mio corpo. Sono eventi funesti che pochi hanno conosciuto e compreso mentre tu giovane entusiasta fosti fra i primi a valutarli e trarne delle conseguenze avendo in ciò la mia riconoscenza. Ora sono qui per trasmetterti un potere particolare, qualora ritenga di avere bisogno di me alza le braccia al  cielo e chiama deciso e forte "Hiram!" io verrò....
Finiti gli incontri del Maestro Egau con AB12 e del mio con il grande Hiram rieccoci al fare - non fare nell'isola che non c'è.


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Tuesday, July 23, 2019

Mercoledì 24 luglio 2019

L'Isola che non c'è

 Il Pane con che lo facciamo?  Inserto 16

Nell'Isola frattanto mi ero reso conto della sua ampiezza circumnavigandola per intero con la nostra scialuppa - fuoribordo coadiuvato da  due giovani pescatori.  Non era affatto male come grandezza, insenature, porticcioli possibili, monticelli con grotte, che nel finale opposto al nostro approdo scendeva verticale fra le onde. Flora e piante d'ogni tipo presenti nelle area con clima moderato-caldo proliferavano ovunque mentre nella parte che definisco pomposamente montuosa si innalzavano innumerevoli alberi verdeggianti che coprivano un fecondo sottobosco. Fauna animale non eclatante rappresentata da daini, capre, cinghialetti, lepri, dei gatti e cani selvatici, più le minorità consuete. Pesci, molluschi, crostacei più che abbondanti in prossimità della costa, specie in calette e insenature particolari. In alcuni siti, quasi da atollo, proliferavano a iosa ostriche perlifere e coralli. In mare poi la pesca si sbizzarriva fra orate, spigole, triglie, palombi, cernie, sgombri, tonni, salmoni, merluzzi, squali non esclusi, polipi, seppie, calamari solo a modo indicativo. Come fauna avicola stanziale e di passaggio era un tripudio di colori, richiami, nidi, battiti d'ali, libertà di riposo e sostegno. Completavano il tutto due discrete fonti di acqua dolce e, quasi alla sommità di un'altura, una di acqua bollente, accompagnata da più sbuffi vaporacei  a rammentarci, ce ne fosse stato bisogno, la non remota presenza di un vulcano all'orizzonte. Ripeterò in altro momento la ricognizione sulle isole due e tre, molto minori e vicine anzi, con la bassa marea, raggiungibili senza imbarcazioni, traversando lo specchio d'acqua che, col suo livello limitato, giungerà a bagnare si e no il petto di chi decida affrontarne l'attraversamento.
..... Buongiorno Maestro, io e il mio Vice, che lei mi ha approvato e confermato, le auguriamo una buona giornata. Sappiamo che si recherà nell'Isola quattro per una ricognizione sull'area adibita a accogliere gli addetti che appronteranno il Cosmodromo. Vuole si venga anche noi? Non è necessario? Magari la prossima volta? bene per la prossima volta. Desideravo però completare con Lei il colloquio e disposizioni relative al nostro ultimo incontro. La settimana prossima il Cargo - Market di Ju Ping sarà da noi e giungeranno materiali e accessori  per due piccoli molini da cereali, uno è la miniaturizzazione a nostro uso di un analogo complesso industriale, l'altro, sempre miniaturizzato, è un molinetto a pietra, con cui preparare un po di farine più ecologiche e naturali. Il contratto è chiavi in mano, provvederà a tutto Ju come il panificio, noi penseremo a mettergli a disposizione un locale adeguato già esistente. Perché stamane non rimanda i suoi impegni all'Isola Quattro venendo con noi a visionare il luogo da dedicare alla nuova attività, magari valutando  qualche cenno di variante o miglioria che ho in mente?  .... Si? bene, dedichiamoci di nuovo all'arte bianca che, visto come procede per il panificio non potrà che essere positiva  ....
Il Cargo è al largo, l'imbarcazione-ufficio-ricevimento di Ju è già al molo dell'isola a lui riservato, Egli e il Maestro Egau stanno parlando sommessi sorbendo il loro tè. Mi avvicino e stavolta Ju si alza in piedi, mi fissa in fronte, la tocca, giunge le mani e:
.... Mio venerabile amico, il segno di Eblis, l'Angelo della Luce, illumina la tua fronte e ti rende superiore a ognuno ne sia privo, come noi ad esempio (noi? ma chi è Ju Ping? lo saprò). Se vuoi sederti con noi sarà un mio grande onore accoglierti. ....
.... Ju Ping, sono cosciente del segno che porto  e so bene che al momento opportuno, non credo in date remote, dovrò onorarlo con impegni che auspico siano per me fattibili. Per ora il tocco di Kain mi procura confusione mentale e, perché non dirlo? anche delle emicranie per fortuna sempre più rare. Mi fa comunque piacere che tu lo abbia notato. Pochi che contano possono evidenziarlo. Parliamo ora dei materiali molitori di cui ai precedenti accordi, ci sono tutti? Si? saranno sbarcati domattina prima della partenza? E avremo gli stessi tecnici del panificio fino al mese prossimo, al tuo ritorno? Bene Ju, sei sempre quanto di più perfetto, affidabile,  di fiducia si possa trovare. Per il saldo del tutto fai uno sforzo di più del solito al mio Maestro, potrebbe necessitarne ...,
.... Eminente Odir, prescelto di Kain, stavolta accetta in modesto omaggio il modellino a pietra. E' quasi un giocattolo, oggetto da cucina, da famiglia, ma è incredibile ciò che fa e la qualità delle sue farine. Ti prego di accettarlo come segno della mia riverenza e considerazione. Per il resto già abbiamo definito reciprocamente e soddisfacentemente i nostri sospesi ....
Il mattino successivo  i materiali sono in terra, così la squadra che realizzerà il montaggio dei macchinari. Così cilindri, mole, setacci, plansichter e cento altri necessari riempiono il nostro locale, compresi dei sylos di acciaio inossidabile per granaglie, farine e sfarinati. Il mese successivo i tecnici si reimbarcano e li perdiamo, pur con rammarico, ma abbiamo acquisito un gioiello di complesso molitorio che non pensavamo di possedere e di certo si renderà utile con le maestranze del Kosmodromo che verrà.

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Monday, July 22, 2019

Lunedì 22 luglio 2019

L'Isola che non c'è

I Signori degli inferi - Inserto 15

Il grande Tubal si alzò lento. Era di figura imponente, imperiosa, ciò si notava ancora di più di quando assiso nel  trono forgiato nelle officine di Efesto. Tese la mano verso il Maestro Egau, appena un accenno, non di più e egli si approssimò riverente.
.... Grande Egau che in centottantasette dei vostri anni hai creato le premesse e porterai a compimento la preparazione della base cosmica per le nostre astronavi e il grande ritorno dei ventiseimila terrestri che da settantamila anni or sono lasciarono la terra. Essi hanno avuto modo di riaffacciarsi in condizioni particolari e precarie, incontrandosi con una umanità tornata alla barbarie, ignoranza, egoismo, pazzia singola, caos sociale. Li guiderà chi già  una volta tentò una loro redenzione. Stavolta saranno con Lui uno stuolo di nostri eminenti Egau, Te fra i primi, coadiuvandolo nell'opera di giustizia, di amore, di rettitudine ....
.... grande Tubal, grande Kain, sono stato sempre l'esecutore attento dei vostri desiderata e ho avuto anche l'onore di essere vostro consigliere, mi chiedo però come proseguire nella mia azione quando non residuano molti anni dal superamento dei duecentocinquanta previsti per il conferimento di una carica di Egau e io penso che il grande ritorno non possa avvenire prima del mio lasso temporale di soli sessantatré anni ....
.... Eminente Egau, è Kain che parla (restando assiso). Mi sei stato positivo e fedele sia col tuo fare da me suggerito, sia per quello a te riferibile, sai bene che nella nostra realtà il tempo non esiste. Ti annuncio che con l'approntamento del Cosmodromo il tuo termine terrestre finisce e entrerai nel novero dei vertici collaboranti con il GAU massimo e unico, il Grande Architetto dell'Universo. Non sarai più un Esimio. Preparati al cambio e provvedi per una adeguata sostituzione per la quale ti ho già inviato uno da me Prescelto, un Odir, che possa degnamente sostituirti ....
.... Mi inchino ai vostri voleri o Kain, semidio nato da Eblis e Eva, e per Te Tubal, rivivificatore della immensa fusione bronzo-aurea del tempio di Salomone, attuata dal Maestro Hiram e rovinata dai prezzolati del Grande Re. Sono pronto a affrontare i nuovi impegni e il nuovo operare con vostra discrezione di tempi e  luoghi, Mi sia concesso di ritirarmi. ....
Uno sguardo del grande Kain mi invita a approssimarmi
.... Odir, il Prescelto su mia indicazione e proposta, è molto che ti seguo e ho gradito gli studi, pensieri, tuoi convincimenti sull'eccelso Eblis, l'Angelo della luce, padre mio e di coloro dediti al fuoco creatore e innovatore, alla natura, alle costruzioni, alle opere di mano e di mente. Ho gradito il tuo rifiuto di deificare il Sole e considerarlo un fratello. La tentazione di farlo fu tanta ma tu non vi cadesti come l'Aken Aton il Tut egizi. Gli Dei Odir siamo noi e il fuoco, il Sole sono solo una delle espressioni della nostra potenza. Ho gradito l'inno che hai proposto per il Sole che ho disposto divenga unico per tutte le nostre relative realtà. Per questo e altro, anche del futuro che verrà e che noi vediamo non sei più un prescelto Odir ma un Egau all'inizio del percorso in cui ti formerà l'eccelso Maestro al quale ti abbiamo affidato. Approssimati che io possa lasciare un segno che in ogni dove ti qualificherà per ciò che sei e quale sia la forza tua fattrice e protettrice....
 Mi approssimo e ecco Kain poggiare il pollice destro sul dischetto d'oro presente sulla mia fronte. Da esso entra una folgore nella mente, ho attimi di smarrimento, forse cado e sono sorretto, mi riprendo e osservo un mondo d'attorno in forma totalmente diversa da prima, pur se era il medesimo. Devo esserne degno e lo dimostrerò.
.... Odir, ma ora anche un iniziale Egau, sappi che chi ti ha sorretto nel tuo mancamento è stato il grande Hiram, il costruttore del tempio di Salomone, il prediletto della regina di Saba, il padre di Menelik l'etiope, cui hai dedicato molto del tuo pensiero e ricerca. Eccolo, ti vuole abbracciare ...
.... Eccelsi Kain, Tubal, Hiram, mi prostro al vostro cospetto e gradirei che la Compagnia Trombe suoni per intero l'inno al Sole, e il coro lo canti, non limitatamente al motivo di base ...
Mi giro appena, un segno ben compreso dal direttore del complesso e: 


Sole fratello, a te sul nostro suolo,
dove eterno verdeggia il sacro alloro,
a te, nostra fortezza e nostro orgoglio,
ascende il coro.

Sole eccelso! Ci sfavilli in fronte
mandi i tuoi raggi sulla nuova storia;
fulgida in opra, all'ultimo orizzonte
sta la Vittoria.

Sole che sorgi libero e giocondo 
sui colli tuoi nostri fatali
Sole amico non vedrai cosa al mondo 
maggior del Sole, maggior del Sole!

Per il cielo è un volo di tripudio
e la pace oggi vige in ogni dove:
il vessillo svetta sul cantiere,
su l'ufficio,  su l’officina.

Proteggi riposo e fatica nostra
che si rinnovan per virtù d’amore,
la giovinezza florida e prorompente
l’antica età che muore.

 Sole che sorgi libero e giocondo 
sui colli tuoi nostri fatali
Sole amico non vedrai cosa al mondo 
maggior del Sole, maggior del Sole!


(il mio ringraziamento al poeta romano Orazio e al musicista Giacomo Puccini, cui chiedo a entrambi di tollerare il mio ruvido rimaneggiamento del testo e della musica. Scusatemi)
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Saturday, July 20, 2019

Martedì 14 luglio 2019


L'Isola che non c'è

Consiglio d'eccezione- Inserto 11
(inserto nell'opera ripristinato per cancellazione fatta dal PC)

Il Teatro greco oggi è occupato dalla riunione del Consiglio Generale, diciamo mini Parlamentino i cui componenti, che occupano gli scanni bassi dell'emiciclo, rispondono del loro operato al governo dell'isola, mentre le due file superiori sono occupate da consiglieri di fiducia del Maestro Egau, un piccolo Senato che vota autonomamente,  e solo a Lui risponde. La riunione come le volte precedenti si svolge nel teatro essendone questi la sede istituzionale. In esso si tengono poi le più varie manifestazioni ludiche, teatrali, didattiche, rappresentanza, ricevimento. La particolarità poi delle mini Camere è che, a parte i componenti scelti direttamente dal Maestro Egau è quella di non avere membri elettivi, bensì in loro vece i responsabili dello staff di tutte le attività svolte in loco, con un massimo di due a cinque elementi a gruppo, rimanendo poi in carica finché svolgano le loro funzioni con procedura poi, in caso di sostituzione, di applicare lo spoil system per gli altri indicati all'inizio del mandato ....
.... Insomma, con l'ausilio di un gruppo limitato di norme varianti, aggiuntive e chiarificative, ci troviamo in  un  bel concentrato di Corporativismo moderno e Repubblica Presidenziale. Inutile dire chi si era attivato per il nuovo sistema rappresentativo, sostitutivo di uno precedente alquanto arcaico e confusionario. Se non ci si arriva ebbene si, fui io, applicando per il possibile quanto altri di un tempo remoto tentarono politicamente di applicare in un certo luogo terrestre rifacendosi alle regole delle corporazioni medioevali.
.... Signori la seduta è aperta, Silenzio per favore. Oggi nel palco direttivo sono anche il Maestro Egau e il suo Vice, l'esimio Odir. L'argomento riguarda le isole dell'arcipelago numero quattro e cinque, lo conoscete e non mi ripeto .... 
Di nuovo silenzio, infine parla il grande Egau
.... Abitanti dell'isola che non c'è e delle sue adiacenti propaggini formanti un blocco pressoché unico. Io e Odir avvieremo  la discussione consapevoli che essa richieda più convocazioni sulle quali mi riferirà il mio Senato, mentre i rappresentanti dei corporativi lo faranno per l'esimio Odir cui passo la parola per una esposizione più esaustiva ....
.... Quello che esporrò e in parte conoscete verte su due problemi che esulano le nostre normali competenze. Per ben esaminarli e approvare ci vorranno più riunioni che condurrete fra voi e nelle apposite commissioni in cui, se necessario, garantisco ci sia  la nostra presenza ....
.... La prima è la costruzione nell'isola cinque, la più rispondente per le condizioni pianeggianti, di un Kosmodromo, una base per le astronavi maggiori che altrove definiscono UFO (Unknown Flying Objet), con un lavoro impegnativo di costruzione, integrazione, aggiornamento e controllo cui provvederanno maestranze foranee e nel caso anche nostre. Dureranno anni, forse sempre, tutto su richiesta dei nostri Vertici. Nulla a vedere con aeroporti anche dei maggiori o con i minuscoli eliporti. La zona diverrà "Off Limit", assieme alla adiacente isola quattro, che accoglierà un villaggio per le maestranze ....
.... La seconda ci tocca direttamente. Ci si chiede di costituire reparti di controllo e sicurezza per i quali occorreranno almeno cinquecento uomini-donne non armati pesanti, salvo una pistola, i quali dipenderanno sia da noi, sia dai responsabili del progetto, il quale dovrebbe partire in tempi brevi, sempre considerando la relatività che diamo al tempo.. ....
.... raccomando il massimo impegno e collaborazione. Saranno pure formalità cogenti ma trattasi di desiderata cui non può dirsi assolutamente di no, al limite potremmo suggerire qualche diversa sistemazione, definizione di modi e tempi ....
Ecco così l'isola che non c'è crescere inaspettatamente di ruolo e trovarsi praticamente unita alle contigue separate non del tutto, specie con le basse maree. Ma quanto è effettivamente grande l'Isola che non c'è? me l'ero figurata non piccola, ma non così grande e così importante sulle altre, come essa si sta mostrando con sua forza e preminenza. 

Wednesday, July 17, 2019

Giovedì 18 luglio 2019

L'Isola che non c'è

Kain -Tubal Signori degli inferi   Inserto13

 .... Maestro sono due ore che avanziamo nel buio, con unico riferimento la parete della galleria che sfioriamo con la destra, riposeremo qualche ora o proseguiremo ancora? ....
.... Siamo  giunti Odir, tempo qualche minuto. Tu non lo vedi, io si, la galleria si interrompe, è chiusa non più di alcune decine di metri avanti.
Giunti al termine ecco Egau allargare le braccia, alzarle al cielo e urlare con potenza vocale inusitata, mai ascoltata prima 
".... aprite all'Eccellente dell'Isola che non c'è e delle sue quattro propaggini. Aprite al Prescelto Odir. Accettateci nel vostro mondo ...."
In un baleno il fondo si dissolse e una luce accecante, calore, rumori da allibire si diffusero ovunque. Passammo alcuni minuti di adattamento della vista, dell'udito, della sensibilità epidermica, pur insufficienti, notando esserci sull'entrata due figure maschili alte, robuste, più che abbronzate, impassibili e conserte. I guardiani del passaggio.
Egau abbassò il tono di voce e rivolgendosi a loro disse con solennità: 
.... Chiediamo di essere ammessi negli inferi in quanto qui convocati sia dal supremo Tubal-Kain, il figlio del grande Kain, sia da Kain medesimo ....
I due sull'ingresso si spostarono di lato e ne uscì una enorme sfera che ci inglobò sistemandoci seduti, cadendo poi in un vuoto infinito; poi frenò la discesa, si dissolse e noi restammo seduti sui seggiolini in cui ci assidemmo alla partenza. Eravamo al centro di uno spazio immenso, forse infinito, con calore sopportabile e luce rossastra di cui non si intravedevano le fonti. attorno e sopra fluttuavano o si spostavano veloci miriadi di presenze reali o solo immaginate. Su un lato fronte e prossimo a noi si ergevano due maestosi seggi salomonici, cioè due troni accostati e identici per ora vuoti. Erano quelli di Kain e Tubal.

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Monday, July 15, 2019

 Mercoledì 17 luglio 2019

L'Isola che non c'è

Kain -Tubal Signori degli inferi - Inserto12 

..... Odir tieniti pronto, verrai con me in un viaggio dedicato agli inferi profondi, nel mondo delle fiamme, fuoco, torrido. Uno dei maggiori rappresentanti dei Vertici, il grande Tubal,  mi chiede per se e il padre Kain un incontro nel loro regno ove, fra altre cose, desiderano conoscere anche te visto che Egli  è stato uno dei promotori circa il conferimento e la conferma del titolo di "Odir" di cui è opportuno ormai te ne precisi l'importanza. Il suo significato è "Prescelto" il che, unito alle Potenze che lo hanno patrocinato, ti conferiscono una dignità di cui ancora non hai avuta percezione né ben compresa l'importanza. Andremo per un breve periodo negli inferi, ciò dopo il ritiro meditativo-purificatorio che per un mese svolgeremo nella grotta del pensiero. Per la mia - tua assenza quanto alla sostituzione penseranno i Vertici. Al ritorno io dovrò cercare un secondo vice, il primo resti tu Odir, e un vice dovrai trovarlo anche per te, riempiendo e giustificando eventuali nostre assenze. Se vi avessimo già provveduto avremmo evitata l'intrusione dei due designati dall'alto, col sospetto che lo abbiano fatto anche per svolgere qualche inutile controllo o per verificare l'andamento del nostro operato e della comunità. La durata della visita non può essere eccessiva in quanto la tua e mia presenza è richiesta e necessaria visto che i lavori per un astro-porto nell'isola cinque sono iniziati da poco e necessitano della tua e mia costante presenza.....
.... Maestro Egau, sono intimorito dalla richiesta di accompagnarti nel regno delle fiamme. Ho pensato fino a oggi che la base dei vertici  fosse un punto qualsiasi a noi esterno e non nelle atre profondità terrestri, posto che  ci si trovi sulla terra. No, a un viaggio e permanenza in un profondo ipogeo ove pulsi e risieda una umanità sconosciuta non avevo ancora posto la mia attenzione, vedo che in merito debba aggiornarmi. Quanto al mio vice, come chiedi, lo designerò al  ritorno, pur se egli già svolge di fatto tale funzione e io attendevo solo una occasione propizia per poterlo proporre.
Eccoci così nell'antro del pensiero ove a volte, oltre al soggiorno volontario di noi o qualche altro, releghiamo gli autori di qualche birbonata a meditare sulle loro mancanze, di norma di tono medio-basso, poco preoccupante. Una volta entrati non potremo uscirne fino al termine del periodo stabilito né altri ci contatteranno, salvo che qualche malore, evidenziato con l'esposizione di un drappo, richieda un intervento foraneo di terzi o specialisti. Altrettanto è per gli esterni qualora si verifichino eventi così gravi che l'Egau in carica ritenga debba interrompersi la stasi di introspezione. Io entro con un cesto di pani, alcuni di frumento, la più parte di segala, più uno scatola con pesci secchi vari, tre sacchetti con fichi, castagne e olive secche. Di acqua non ce n'è bisogno, nella caverna  passa un ruscello che si forma da una modesta sorgente. Accessori di tavola una gamella, due piatti, una brocchetta,  bicchiere, cucchiaio,  forchetta, coltello, per la toilette sapone, specchio, forbici, asciugamani, pettine, lame da rasatura, per cambi e riposo una coperta e due tuniche. Ecco così scorrere il mio mese di romitaggio inaspettato. Il Maestro Egau è nella parte più interna e non lo posso incontrare, ne Lui me. Mi fanno compagnia alcuni testi mixati fra il religioso e il filosofico dei quali scelgo uno dei dialoghi di Eblis, l'Angelo della Luce, cioè Lucifero, l'altro sul mio filosofo preferito, Platone. Bibbia, Vangelo, Corano, testi Vedici sono da complemento. Per vitto il mattino mi rinfranco con un po di castagne e fichi reintegrati dell'acqua e un pugno di olive, oltre acqua fresca e un pò di pane, pranzo e serata con pane bagnato se di segala, altrettanto per il pesce secco di cui ne alterno tipi e qualità. L'acqua sorgiva non manca mai. Così il mio fare diviene  pensare,leggere, ragionare, dedurre, indurre, confrontare scritture, scrittori, entità singole o plurime e trarne possibilmente conclusioni logiche tant'è che il mese passa in un soffio e io torno a essere affidato alle due fanciulle-assistenti Edera e Perla le quali mi rimettono in sesto, pronto a affrontare cosa non so. Altrettanto avviene per il Maestro Egau, ancor più ieratico e mistico di prima. Che avverrà?

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Sunday, July 14, 2019

Venerdì 19 luglio 2019

L'Isola che non c'è

I Signori degli inferi - Inserto 14


Io e il Maestro indossavamo le tuniche consuete nuove, lavate, stirate, ma in definitiva pur sempre tuniche. Così ci alzammo mentre dei cerimonieri ci fecero indossare  pesanti manti decorati a filigrana e perle nonché una  piccola mitra sul capo di Egau e un cerchio d'oro con un dischetto sulla fronte per me. Ci fecero assidere su due poltrone prossime alle maggiori mentre musicanti vari accennavano e intonavano nenie con danzatrici sinuose.che ne seguivano il lento ritmo. Parvenza nell'ambiente della presenza d fiamme e fuoco era data dalla illuminazione perenne rossastra e da una temperatura poco più elevata del consueto senza essere per ciò insopportabile.
Musiche e danze terminarono col sopraggiungere di un reparto trombe che attaccò solennemente l'inno all'amico Sole che avevo arrangiato per l'Isola che non c'è, questo non me lo aspettavo e ne restai colpit:

Sole che sorgi 
libero e giocondo
sui colli tuoi
nostri fatali

Sole tu non vedrai
nessuna cosa al mondo
   maggior del Sole
            maggior del Sole  ......

Nel contempo dai due seggi regali si elevarono due possenti lingue ardenti di un fuoco inconsueto, forse plasmatico, e in alcuni secondi ecco formarsi al loro interno le figure imponenti dei grandi Kain e Tubal assise nei loro troni, Le alte fiamme sparirono di colpo e i due avviarono così la loro presenza - non presenza sia  nel mondo che non c'è sia in quello dei non viventi. I paludamenti indossati ben mostravano una eccelsa sovranità, il loro status era di impenetrabile passività, solennità, chiusura in se stessi
Il cerimoniere  aprendo le braccia urlò alle moltitudini che frattanto si erano riunite dalla terra e dal cielo, nonché ai molteplici collaboranti e funzionari  presenti:
.... Inginocchiatevi alla presenza del semidio Kaino, nato da Eblis, e di suo figlio Tubal-Kain, prostrate le vostre fronti, invocate giustizia e clemenza sia a chi viene dalla profondità del cosmo, sia ai vertici tutti che regolano l'universo, sia all'unico Superiore massimo che ingloba e racchiude ogni realtà di materia, anima, spirito. Il grande Tubal prima si lasciarci si degnerà di considerare le nostre aspettative, posto ve ne siano, esposte dagli Eminenti Egau. Il nostro giubilo e ringraziamento ai Vertici Massimi Kain e Tobal per essersi degnati di essere fra noi. ....



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Thursday, July 11, 2019

Sabato 13 e Domenica 14 luglio 2019

L'Isola che non c'è


Sabato e Domenca sosta del bog e forum

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Venerdì 12 luglio 2019


L'Isola che non c'è


Comunicare e comunicazioni Inserto 10


Per tenere i contatti necessari con il Cargo - Market di Ju Ping e la sua sede centrale, per quelli con fornitori, persone, uffici, ricerche, studi, diletto, curiosità usiamo dei computer potenti e moderni, con più monitor di varie ampiezze, anche molto vaste. Uno analogo, cui si accede solo se in possesso di password progressiva variata giornalmente, è riservato ai contatti del reale ufficiale, Stati, Città, Ministeri, uffici, società, permessi da ricevere e ricevuti, autorizzazioni, concessioni e simili, oltre le nostre note da ritenere riservate e pertanto non divulgate. 
Ai servizi informatici abbiamo adibito un piccolo edificio autonomo adiacente alla residenza di Egau.
.... Maestro, devo parlarLe del nostro Centro Elettronico. Ju-son (figlio di JU) che ce lo ha rifilato, lo aggiorna e in parte lo controlla assistendo il nostro addetto alla manutenzione, mi ha sottoposto la sostituzione di alcune unità divenute obsolete o usurate, con altre nuove e maggiormente rispondenti, più l'acquisto di due stampanti della serie 3D, una minore, una maggiore, con le quali potremmo sviluppare in tre dimensioni i modelli che sceglieremo di sottoporle. Io sono d'accordo, pur se qualche perplessità l'avrei per la stampante 3D maggiore che non costa una sciocchezza. Potremmo avviare il nostro esordio nelle 3D con quella minore, poi si vedrà ....
.... Odir direi di acquistarle entrambe, tenendo d'occhio la tecnica che si evolve , dovessero uscirne di maggiori. Ju Ping me ne aveva già accennato nell'ultimo passaggio del suo Cargo Market spiegandomi gli aspetti positivi, visto il programma di rinnovamento del piccolo arcipelago che abbiamo in mente di attuare ed a cui abbiamo appena iniziato a mettere mano. Ha detto anche che, in relazione al prodotto offerto, mi farà una riduzione di listino tale quasi da regalarmela (di queste affermazioni Ju-Ping ne fa sempre parecchie, ma chi è in effetti Ju, un colosso della distribuzione che gestisce direttamente?  oppure una figura molto diversa che oggi mi sfugge?) Per il tutto autorizzo a porre in atto ciò che tu Odir mio vice e Ju-son figlio del nostro amico Ping avete proposto .... 
.... Bene Maestro provvederò e Le riferirò quando le sostituzioni saranno state effettuate ed operanti. Volevo però sapere, se ciò possibile, cosa si trovi dietro la porta blindata presente nella stanza, ove spicca il cerchio barrato rosso del vietato l'ingresso: me lo sono chiesto più volte, auspicando di conoscerlo direttamente da Lei ....
.... Odir non correre, sei agli inizi di un percorso che non puoi immaginare quanto impegnativo e lungo possa essere. In seguito forse inizierai a rendertene conto. Soltanto gli Egau di prima classe sono autorizzati all'accesso, ed io fra loro. Comunque, considerato il livello che ti è stato conferito dai vertici e la tua posizione di mio vice nella conduzione del piccolo arcipelago che non c'è, ti preciso che all'interno si trova una complessa struttura plasmatica semi-vivente dotata di propria intelligenza, nulla del robotico odierno per carità, occorrendo apportatrice ed esportatrice di persone e cose, la quale costituisce il punto di contatto con i massimi vertici, chiunque essi siano e ovunque essi si trovino. Sei sulla buona via Odir, sappi però assimilare l'irrealtà o magari la realtà in cui ci troviamo, poi tutto sarà logico e semplice, vedrai ....
---- Bene Maestro saprò inserirmi  come Lei dice e sono certo che il momento dell'accesso verrà. Sia certo che non mi comporterò come l'ancestrale capostipite Adamo che violò il divieto del tenersi lontano dall'albero della conoscenza, quello del bene e del male, rovinando così una lunga impostazione precedente di ricerca  e risultati. Comunque già che c'era, ed a violazione avvenuta, poteva affrontare anche il secondo albero vietato, quello della vita, tanto peggio di come gli andò non poteva accadere ....


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Wednesday, July 10, 2019

Giovedì 11 luglio 2019 


L'Isola che non c'è

 La preghiera al pane - Inserto 9

L'isola ogni primo mattino è pregna dell'aroma gradevole ed inconfondibile del pane appena sfornato, nonché di quant'altro cotto assieme a esso. La fragranza calda si diffonde anche grazie ai bambini che, passata la notte nel loro dormitorio comune e salutati i genitori prima di andare a scuola, passano dal fornaio ove un'addetta ha già preparato per loro sacchetti carta contenente un bel filoncino fragrante, tagliato a metà e unito ad un modesto companatico (confetture, formaggi cremosi, fettine di affettato, magari con l'aggiunta di un biscotto ed un frutto fresco). Il "vero" pane ha sostituito le tortelle di granulato cotte approssimativamente, buone anch'esse per carità, ma nulla a vedere con le pagnotte, pagnottine e altre elaborazioni dei fornai odierni. Il tutto si ripete con le donne che ritireranno il pane per la casa e per gli uomini addetti a lavori esterni non prossimi, con le loro pagnotte sottobraccio chiuse in buste con companatici più robusti e magari, una bottiglia di bevanda. Allora ognuno contento? certamente perché il trattamento è riguardoso, comune, paritario e, cosa che non guasta, il pane dell'isola è gratuito per tutti, infanti, adulti, uomini, donne. Come ho già detto il denaro in questo luogo non esiste. 
.... Buona giornata Maestro, La verrò a trovare presto nel Suo seggio che consideriamo oramai come fosse uno istituzionale, ho da sottoporLe diversi problemi ma anche per prendere atto dei suoi verso di me. Ci prenderà buona parte della giornata, anche per due ricognizioni che dovremo fare in luoghi opposti dell'isola. Prima e al di fuori d'ogni cosa vorrei sottoporre alla Sua accettazione un modesto problema di cui Le avevo accennato. Abbiamo già composto un estratto di Inno al Sole ringraziandolo per ciò che ha fatto e farà a nostro vantaggio. E' una composizione non di culto, solo un ringraziamento ad un amico di sempre, che la nostra Schola-Cantorum innalza solenne ogni mattino e sera. Ora però cambio soggetto, dal Sole ritorno  al pane, forse il suo figlio più diretto. Come ha notato la nostra iniziativa "Pane", assieme alle altre che ad essa si sono collegate, sta procedendo al di sopra d'ogni aspettativa e non sarebbe male che le nostre scolaresche minori recitino ogni mattino una preghierina che lo riguardi, ovviamente non religiosa visto il giusto intendimento dell'isola a tenersene fuori. Io ho quella che recitavamo alle scuole elementari all'inizio delle lezioni, la scrisse un Capo tosto del tempo, si chiamava Mussolini e aveva l'intero nostro appoggio. Ne ho composta una più breve con mini varianti riunendo fra loro alcuni versi, eccola: 
                                                           
                             Preghiera al Pane
                                                     Amiamo il pane
                                                        cuore della casa,
profumo della mensa,
gioia del focolare.

Rispettiamo il pane
sudore della fronte,
orgoglio del lavoro,
poema di sacrificio.

Onoriamo il pane
gloria dei campi,
fragranza della terra,
festa della vita.


Il recitarla prima  delle lezioni penso possa facilitare una buona giornata di studi ed ottimi pensieri: oltre il pane ne deriverebbe il rispetto per molte altre cose della natura, magari tutte, senza scomodare per ciò eventuali esseri soprannaturali esistenti o no ....

.... L'idea è ottima, come le altre che mi proponi, già ne diedi una specie di accettazione, cosa ora confermata. Che i nostri scolaretti, bambini e bambine, recitino pure il mattino, prima di iniziare le loro attività, la poesiola rivolta al pane, e per lui a tutta la natura nulla escluso, ci avremo tutti a beneficiarne, procedi pure Odir. ....



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