Monday, June 24, 2019

Martedì 25 giugno 2019

segue da L'ortica è infestante

 L'isola che non c'èParte otto 


Rieccomi venerando Egau, stavolta non ho trovato difficoltà nella lunga galleria buia e ho pensato, posto lo gradisca, di appellarti come "Maestro", certo che tu possa esserlo per me e altri dell'isola che pur ci saranno, e tanti altri fuori. ... Bene Franciscus, fai pure, e tu per me sarai Odir, è un livello che poi comprenderai se la tua presenza si consolidi ...  Stavolta noto al limite della spianata sabbiosa diverse persone locali intente a fare o preparare qualcosa, ne chiedo al Maestro e lui precisa che giungeranno una ventina di ospiti "speciali" e ci si sta dando da fare per una accoglienza adeguata. Ci spostiamo e vedo diverse giovani, poco più che bambine, confezionare con fiori collane, bouquet, composizioni per tavoli e coroncine da appendere in qualche superficie. Oltre loro, in alcuni grandi tavoli, più uomini - donne lavorano di cucina; indossano tuniche per le donne o camicioni - short se uomini, oltre ampi grembiali di lavoro. Il Maestro Egau chiede poi al capo-cuoco, che appello subito chef evitandomi nomi complicati, se tutto stia procedendo a dovere e ci presenta affermando che io sia quello di cui entrambi già sapevano molto o tutto, fatto è che mi considerino già uno dei loro. Poi lo Chef a me ... Egau oggi voleva parlarti ma l'arrivo di un gruppo particolare ci ha oltremodo assorbito, lo farà la prossima volta, volevo chiederti però consiglio e collaborazione sui menù, cosa che volevo fare nella prima tua visita ... Non ho difficoltà a dedicargli la mia attenzione per ben figurare con questi visitatori di riguardo (chi erano? forse investitori?) i quali, oltre il soggiorno, avrebbero consumato due cene e un pranzo, più le colazioni ai tavoli, decidiamo così per tre menù diversi, il primo serale a base di pesce locale, il pranzo carneo, la cena seguente sui tanti prodotti agricoli del luogo, cioè un pasto "nature" che avrebbe forse alleggerito i precedenti. Tutte le portate in porzioni moderate, poco più che un assaggio, visto il loro numero alquanto ampio. Stiliamo così la "carte" della prima cena che passerà poi al calligrafo per una adeguata presentazione e descrizione. L'avvio comprende un flute di prosecco d'inizio più tartine con burro e cavis (caviale dell'isola) oltre una tablette con ostriche e cozze gratinate, a seguire spaghetti a piramide con aragosta o astice, orata in crosta, polipi, calamari e anellini di totano in un cacciugo alla livornese, fritto di piccole triglie e moscardini. Una insalatina  di primizie con aceto di Modena precede il finis composto da un umido di pisellini verdi con vongole veraci sgusciate. Si completa con fichi d'India freschi, rossi e sbucciati e altra frutta dell'isola, specie papaia, ananas, mango, datteri, banane, raccolta in capienti contenitori a disposizione del commensali. Dessert con mirtilli, lamponi, ribes, fragoline, cui si affianca una coppa di panna montata. Pane e pizza specialiper tutti, vino bianco top con bollicine.
Ecco perché ho suggerito dosi sul minimale, lontane dalle corpose nostrane che avrebbero poi posto la digestione in difficoltà.

.... segue ....

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