Saturday, June 15, 2019


Lunedì 17 giugno 2019


(Domenica 16 sono sei mesi da quando  caddi, oggi Lunedì 17 sei mesi  dall'essere operato)  


L'ortica è infestante parte quattro  

note di vita Cambia tutto - a casa (Varese)

L'auto di mia figlia è all'ingresso dell'istituto di Cuasso. Giungo in carrozzina con un pò di magone nel lasciare un sito amico, pur se sono diretto a una meta che non posso di certo considerare ostica, cioè la casa di mia figlia in Varese che per cento motivi personali e affettivi considero al pari, e più, della residenza romana. Il passaggio dalla carrozzina al sedile auto comporta difficoltà ma ciò sarà per poco. Percorriamo a ritroso la disagevole via che porta in città, quella ove Rita di sera al buio, venendo e tornando da me,  incontrò più volte volpi, cinghialetti, anche un daino, tutti in libertà e pericolosi per il traffico di passaggio. Infine Varese. Saliamo e trovo il calore, l'accoglienza, comodità che ero certo non mancassero, sia per mia figlia, sia per una famigliola del Marocco, (Brahim - Latifa) collaborante e coabitante con Rita da quindici anni, formante ormai una mini-comunità allargata e affiatata. Siamo nell'aprile inoltrato con tempo piovoso e ventoso, come non fosse primavera. Eccomi così in una stanza attrezzata per me, con letto a sponde, materasso antidecubito, deambulatori, biciclettina da camera, poltrona comandata. E parte un lungo periodo di terapie assistite da specialisti, laboratori analisi e radiologici, da Nicoletta, una riabilitatrice in gamba, nonché complementi autogestiti dal mio impeto che vorrebbe tutto e subito. Aggiungo le uscite in sedia a ruote, soste conviviali con le amiche-amici di mia figlia, cerimonie nella cattedrale di San Vittore. soste per aperitivo e mangiare qualcosa. 
Ecco così concretarsi le prime mete come il deambulare più fluidamente, salire e scendere dall'auto senza difficoltà, sedersi in letto, distendersi, rialzarsi, toilette mattutina e serale in bagno, sedersi sul water e pulizia successiva, doccia semiassistita, radersi, piegatura gambe più accentuata, alzarsi dalla sedia, passaggio autonomo fra ausili (sedie e deambulatori) e altre mini particolarità che si notano solo quando esse difettino, mai in condizioni di normalità. Mancano altri passi che poi vedremo di risolvere in questo ultimo periodo prima di tornare a Roma, come una prova di scalini, uso di tutori per il cammino, tali i cosiddetti canadesi e simili, il fare flessioni e un pò di gim, pur necessarie per la parte  superiore a oggi trascurata prò quella inferiore, il trafficare con ausili urologici e altro. Dovrò risolverli o  provare a farlo. Sono comunque ottimista o almeno non pessimista e ciò mi aiuta nelle difficoltà. Ho avuto anche modo di far conoscere alle amicizie di mia figlia la presenza in rete del nostro blog con le sue particolarità, seguito dalla descrizione di alcuni degli eventi passati, notando che l'entusiasmo mi porta sovente a ampliare e immaginare particolari in più pur sempre riferiti a eventi di base sostanzialmente veri. Devo limitarmi in ciò ma l'entusiasmo per il passato trascorso nel bene o no mi prende mente e parole, col pericolo concreto che possa superare la sopportazione di chi in ascolto.
Ritengo di essere più che fortunato nell'avere una figlia meravigliosa, affettiva, competente, tollerante e non posso che augurargli ogni bene e riconoscenza. Con lei abbiamo fatto pure un programma futuro di probabile bilocation, Roma - Varese il quale, superato agosto, vedremo come e se concretare. Finito il tempo varesino dedicherò un ulteriore inserto relativo alle terapie svolte e ai risultati conseguiti, per ora chiudo e a domani.