.... Padre, ti sono riconoscente per avermi inviato il più elevato dei tuoi assistenti, Gabril, a aiutarmi e confrontarmi con Shatan, che ritiene d'avere ottenuta vittoria effimera non tanto su me, quanto su di me, quanto di Te Eccelso. Sono stato edotto per l'accaduto odierno che non rappresenta il Tuo volere ma il suo, il principe dell'oscuro e dell'inganno. Aiutami a far si che la Forza e Potenza racchiuse nell'Arca dell'Alleanza passino in me dalla mano di Gabril che stringe la mia, ciò non per uccidere alcuno come sarebbe stato avvenuto, quanto per dimostrare la Tua potenza e il loro errore per essersi posti al servizio dello spirito della discordia ....
Ed ecco che sento pervadermi da un vorticoso flusso di energie plurime che cresce a dismisura. Si avvicinano due del palco dicendo: "andiamo" e nemmeno un tocco eccoli cadere come fulminati. Avranno modo di riprendersi, la forza da me chiesta non era per eliminare possibili e comuni nemici. Il culmine della potenza che è in me giunge all'apice e una raffica di folgori si abbattono sulla struttura infame. La mano destra stringe sempre Gabril ma percepisco delle presenze, attorno. Una in particolare è sulla sinistra:
.... Natan (il donato) nonché Odir (il prescelto), guardami e rammenta l'Eden in cui ti accolsi e conobbi, quello che definii l' "Isola che non c'è". Sono di nuovo io, il tuo eccellente Maestro Egau che sempre ti ha indirizzato, consigliato, apprezzato con i Vertici l'opera riuscita dell'aver pacificato e riunita la sterminata area afro-asiatica bagnata dal mare figlio del padre oceano esteso al di la delle colonne d'Ercole. Pure la folla ribollente di sdegno, stretta di sotto, stavolta non avrebbe consentito il prevalere della volontà dell'avversario contro cui siamo in perenne conflitto. Hai guardato i loro volti ora che l'Arca ti ha accettato, plasmato, aperti la mente e gli occhi? avrai notate quante presenze aliene, venusiane e altre, erano frammiste agli urlatori di sempre? Mai ti avrebbero abbandonato, mai ti avrebbero rilasciato alla mercé della plebaglia onnipresente e a un pugno di perfidi aguzzini ....
E' così che in un momento mi si vanificò la vista di tutti. La sparizione fu reciproca, anche la folla non vide più me. Ci fu chi gridò all'imbroglio, al miracolo, alla magia, alla scena preparata per confondere persone e idee, all'intervento del demonio. Mia madre Tamir (la Palma), raccolta in un angolo, piangeva sommessa circondata dalle sue e mie amiche più fedeli. Mi chiesi cosa fosse accaduto al mio precedente iter esistenziale. Riudii così bassa e decisa la voce amica di Gabril, l'entità creata fra le prime nelle schiere che seguirono, la quale esprimeva il pensiero e gli indirizzi del Vertice Massimo:
.... Natan-Odir, il prescelto donato, sono Gabril, la voce dell'Eccelso. Egli ha ben apprezzato il tuo intendimento di accettare la conclusione infame disposta non da Lui ma, sotto mentite spoglie, dallo spirito reietto di sempre. Ha rivisto in te l'Isacco e l'Abramo dei primordi e la fedeltà sempre palesata verso di Lui, nostro unico Vertice, che altro mai avremo. Rammenta le tavole di Mosè "Io sono il Signore di cui non si nominerà mai il nome e non se ne avrà mai alcun altro". Prosegui pure la tua opera nella via che abbiamo ritenuta congeniale a te, a Me, ai Vertici tutti. Il Maestro Egau, l'eccellente fra i Grandi Architetti Cosmici, sarà con te e ti esporrà le nostre decisioni e aspettative....
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