Sunday, August 11, 2019

Lunedì 12 agosto 2019

L'Isola che non c'è

Affari di cuore   -   edit 26

Per me, contrariamente  a altri o magari a tutti, c'è stato, c'è, ci sarà sempre l'affaccendarsi, lo sbrigarsi, la fretta, il correre, il fare degli ultimi minuti dopo quattordici ore e più dedicate al problemi dell'isola. Per fortuna la mia applicazione è stata sempre alleviata dalle mie stupende collaboratrici, Edera e Perla che, con grazia, dolcezza e fermezza mi sequestrano un'oretta per un bagno caldo, massaggio e crema vivificante sul corpo. Così è anche per il pranzo o il caffè spesso dimenticati. Circa l'orario, connesso anche al mio rifiuto beneficiare di una  sosta pomeridiana esse, dopo le dodici ore (che più volte passano a quattordici o quindici per motivi emergenziali)  sempre silenziose, sorridenti, decise, vengano .... a prelevarmi in qualsiasi luogo ove mi trovi similmente alla mia mamma che mai cessò di prendermi a scuola finché finissi le medie. Da quel momento ero succubo dei loro sorrisi, accortezze, gentilezze, cure. Il risultato fu che, oltre a mancarmi durante lo svolgimento del lavoro, io presi una cotta irrefrenabile, sonora, né per l'una né per l'altra, né per Edera né per Perla ma per entrambi indivise, come se Edera-Perla fossero un unico giunco rigoglioso di fiume. Loro accettarono ciò naturalmente, senza problema alcuno, con la passione e il diletto concesso da un mondo che purtroppo non c'è. Come si fa a parlare di amore in una realtà inesistente? Fu questa una variante che d'inizio pensai non mi toccasse, eppure sbagliavo, tutto si ripeteva come nella dimensione di prima, tutto si replicava, si rinnovava. Fui malato per un certo periodo e alternativamente una di loro si curava di me, dormiva nel mio grande alloggio semivuoto e poi, con un fruscio impercettibile, la sentivo a volte accanto con un compassato e silenzioso ardore, pur sempre ardore. Ciò si ripeté con entrambe finché ne venne che una sera le feci sedere accanto a me e le dissi, senza sotterfugi inutili che io, Odir il futuro Egau, mi ero innamorato follemente di entrambe, non divise, sarebbe crollato tutto il mondo che gli avevo creato attorno. Sorrisero, dissero che lo avevano ben notato e aspettavano solo il momento per una giusta esternazione e ... mi baciarono delicatamente bocca, mani, fronte (ahi il male che mi fece il segno di Kain!). 
.... Maestro Egau, devo intrattenerla su un argomento personale, posso?
.... C'è che oltre il mio fare mi sia innamorato come uno studente sedicenne e vorrei sentire il suo pensiero circa la possibilità che ciò posa avvenire in questa isola che non c'è e sia compatibile con i livelli che i Vertici Massini mi hanno conferito ....
.... Prescelto Odir, ti pare che io non sappia già quanto stai dicendo? è uno sprazzo di diversa gioventù che ti pervade, ci pervade, è il segno della vita presente in ogni dove, che esista o meno, è una nota tua di rispetto per me, di gentilezza e cortesia che condivido pienamente, se è questo che attendevi prendi atto del mio compiacimento e approvazione ....
.... Maestro Egau, un problema comunque c'è e non è da poco, io non sono innamorato di una delle nostre ragazze che mi assegnaste per collaborazione e assistenza, Edera e Perla, ma di entrambe, senza scelta o simpatia singola esse sono divenute il complemento indispensabile alla mia vita e questo mio affetto, se possibile, vorrei elargirlo loro insieme nel modo come esse lo faranno per me ...
.... Prescelto Odir, mi vedi sorridere, ma anche ciò era a mia piena conoscenza e probabilmente nei nostri piani. Nelle pochissime norme comportamentali dell'isola dell'amore perenne, dell'isola che non c'è, ti risulta che esistano norme le quali vietino più unioni fra uomo-donna o fra donna-uomo? non ci sono infatti, tutto è regolato dalla convinzione di non alterare equilibri naturalistici singoli e collettivi e comunque dalla mia approvazione espressa dal seggio sotto la quercia della collina. Prosegui pure Odir e se la comunità di questa diversa realtà si arricchisse di una vita da te donatagli che ciò ben sia, ti benedico Odir ....

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