Wednesday, July 10, 2019

Giovedì 11 luglio 2019 


L'Isola che non c'è

 La preghiera al pane - Inserto 9

L'isola ogni primo mattino è pregna dell'aroma gradevole ed inconfondibile del pane appena sfornato, nonché di quant'altro cotto assieme a esso. La fragranza calda si diffonde anche grazie ai bambini che, passata la notte nel loro dormitorio comune e salutati i genitori prima di andare a scuola, passano dal fornaio ove un'addetta ha già preparato per loro sacchetti carta contenente un bel filoncino fragrante, tagliato a metà e unito ad un modesto companatico (confetture, formaggi cremosi, fettine di affettato, magari con l'aggiunta di un biscotto ed un frutto fresco). Il "vero" pane ha sostituito le tortelle di granulato cotte approssimativamente, buone anch'esse per carità, ma nulla a vedere con le pagnotte, pagnottine e altre elaborazioni dei fornai odierni. Il tutto si ripete con le donne che ritireranno il pane per la casa e per gli uomini addetti a lavori esterni non prossimi, con le loro pagnotte sottobraccio chiuse in buste con companatici più robusti e magari, una bottiglia di bevanda. Allora ognuno contento? certamente perché il trattamento è riguardoso, comune, paritario e, cosa che non guasta, il pane dell'isola è gratuito per tutti, infanti, adulti, uomini, donne. Come ho già detto il denaro in questo luogo non esiste. 
.... Buona giornata Maestro, La verrò a trovare presto nel Suo seggio che consideriamo oramai come fosse uno istituzionale, ho da sottoporLe diversi problemi ma anche per prendere atto dei suoi verso di me. Ci prenderà buona parte della giornata, anche per due ricognizioni che dovremo fare in luoghi opposti dell'isola. Prima e al di fuori d'ogni cosa vorrei sottoporre alla Sua accettazione un modesto problema di cui Le avevo accennato. Abbiamo già composto un estratto di Inno al Sole ringraziandolo per ciò che ha fatto e farà a nostro vantaggio. E' una composizione non di culto, solo un ringraziamento ad un amico di sempre, che la nostra Schola-Cantorum innalza solenne ogni mattino e sera. Ora però cambio soggetto, dal Sole ritorno  al pane, forse il suo figlio più diretto. Come ha notato la nostra iniziativa "Pane", assieme alle altre che ad essa si sono collegate, sta procedendo al di sopra d'ogni aspettativa e non sarebbe male che le nostre scolaresche minori recitino ogni mattino una preghierina che lo riguardi, ovviamente non religiosa visto il giusto intendimento dell'isola a tenersene fuori. Io ho quella che recitavamo alle scuole elementari all'inizio delle lezioni, la scrisse un Capo tosto del tempo, si chiamava Mussolini e aveva l'intero nostro appoggio. Ne ho composta una più breve con mini varianti riunendo fra loro alcuni versi, eccola: 
                                                           
                             Preghiera al Pane
                                                     Amiamo il pane
                                                        cuore della casa,
profumo della mensa,
gioia del focolare.

Rispettiamo il pane
sudore della fronte,
orgoglio del lavoro,
poema di sacrificio.

Onoriamo il pane
gloria dei campi,
fragranza della terra,
festa della vita.


Il recitarla prima  delle lezioni penso possa facilitare una buona giornata di studi ed ottimi pensieri: oltre il pane ne deriverebbe il rispetto per molte altre cose della natura, magari tutte, senza scomodare per ciò eventuali esseri soprannaturali esistenti o no ....

.... L'idea è ottima, come le altre che mi proponi, già ne diedi una specie di accettazione, cosa ora confermata. Che i nostri scolaretti, bambini e bambine, recitino pure il mattino, prima di iniziare le loro attività, la poesiola rivolta al pane, e per lui a tutta la natura nulla escluso, ci avremo tutti a beneficiarne, procedi pure Odir. ....



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