Monday, July 15, 2019

 Mercoledì 17 luglio 2019

L'Isola che non c'è

Kain -Tubal Signori degli inferi - Inserto12 

..... Odir tieniti pronto, verrai con me in un viaggio dedicato agli inferi profondi, nel mondo delle fiamme, fuoco, torrido. Uno dei maggiori rappresentanti dei Vertici, il grande Tubal,  mi chiede per se e il padre Kain un incontro nel loro regno ove, fra altre cose, desiderano conoscere anche te visto che Egli  è stato uno dei promotori circa il conferimento e la conferma del titolo di "Odir" di cui è opportuno ormai te ne precisi l'importanza. Il suo significato è "Prescelto" il che, unito alle Potenze che lo hanno patrocinato, ti conferiscono una dignità di cui ancora non hai avuta percezione né ben compresa l'importanza. Andremo per un breve periodo negli inferi, ciò dopo il ritiro meditativo-purificatorio che per un mese svolgeremo nella grotta del pensiero. Per la mia - tua assenza quanto alla sostituzione penseranno i Vertici. Al ritorno io dovrò cercare un secondo vice, il primo resti tu Odir, e un vice dovrai trovarlo anche per te, riempiendo e giustificando eventuali nostre assenze. Se vi avessimo già provveduto avremmo evitata l'intrusione dei due designati dall'alto, col sospetto che lo abbiano fatto anche per svolgere qualche inutile controllo o per verificare l'andamento del nostro operato e della comunità. La durata della visita non può essere eccessiva in quanto la tua e mia presenza è richiesta e necessaria visto che i lavori per un astro-porto nell'isola cinque sono iniziati da poco e necessitano della tua e mia costante presenza.....
.... Maestro Egau, sono intimorito dalla richiesta di accompagnarti nel regno delle fiamme. Ho pensato fino a oggi che la base dei vertici  fosse un punto qualsiasi a noi esterno e non nelle atre profondità terrestri, posto che  ci si trovi sulla terra. No, a un viaggio e permanenza in un profondo ipogeo ove pulsi e risieda una umanità sconosciuta non avevo ancora posto la mia attenzione, vedo che in merito debba aggiornarmi. Quanto al mio vice, come chiedi, lo designerò al  ritorno, pur se egli già svolge di fatto tale funzione e io attendevo solo una occasione propizia per poterlo proporre.
Eccoci così nell'antro del pensiero ove a volte, oltre al soggiorno volontario di noi o qualche altro, releghiamo gli autori di qualche birbonata a meditare sulle loro mancanze, di norma di tono medio-basso, poco preoccupante. Una volta entrati non potremo uscirne fino al termine del periodo stabilito né altri ci contatteranno, salvo che qualche malore, evidenziato con l'esposizione di un drappo, richieda un intervento foraneo di terzi o specialisti. Altrettanto è per gli esterni qualora si verifichino eventi così gravi che l'Egau in carica ritenga debba interrompersi la stasi di introspezione. Io entro con un cesto di pani, alcuni di frumento, la più parte di segala, più uno scatola con pesci secchi vari, tre sacchetti con fichi, castagne e olive secche. Di acqua non ce n'è bisogno, nella caverna  passa un ruscello che si forma da una modesta sorgente. Accessori di tavola una gamella, due piatti, una brocchetta,  bicchiere, cucchiaio,  forchetta, coltello, per la toilette sapone, specchio, forbici, asciugamani, pettine, lame da rasatura, per cambi e riposo una coperta e due tuniche. Ecco così scorrere il mio mese di romitaggio inaspettato. Il Maestro Egau è nella parte più interna e non lo posso incontrare, ne Lui me. Mi fanno compagnia alcuni testi mixati fra il religioso e il filosofico dei quali scelgo uno dei dialoghi di Eblis, l'Angelo della Luce, cioè Lucifero, l'altro sul mio filosofo preferito, Platone. Bibbia, Vangelo, Corano, testi Vedici sono da complemento. Per vitto il mattino mi rinfranco con un po di castagne e fichi reintegrati dell'acqua e un pugno di olive, oltre acqua fresca e un pò di pane, pranzo e serata con pane bagnato se di segala, altrettanto per il pesce secco di cui ne alterno tipi e qualità. L'acqua sorgiva non manca mai. Così il mio fare diviene  pensare,leggere, ragionare, dedurre, indurre, confrontare scritture, scrittori, entità singole o plurime e trarne possibilmente conclusioni logiche tant'è che il mese passa in un soffio e io torno a essere affidato alle due fanciulle-assistenti Edera e Perla le quali mi rimettono in sesto, pronto a affrontare cosa non so. Altrettanto avviene per il Maestro Egau, ancor più ieratico e mistico di prima. Che avverrà?

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