Monday, August 5, 2019

Martedì 6 agosto 2019

L'Isola che non c'è

Sanitaria e altro - edit 22

Nell'isola la vita scorre tranquilla come da sempre (vita? ma!). Ho detto che fra gli abitanti non circola moneta, per il futuro vedremo, ma ciò non comporta disagio, uomini e donne si alternano nei tanti lavori ora avviati mentre i bambini e i giovanissimi si spassano coi tanti giochini di comunità e soprattutto al pasticciare con l'argilla prossima alle pozze d'acqua con cui modellano animaletti e uomini non identificabili e soprattutto mattoncini da seccare al Sole, senza che nessuno glie l'abbia chiesto, utilizzando per ciò un paio di forme sottratte al vero cantiere di loro produzione. Si dirà: ciò andrà al bene di tutti! Niente affatto, i mattoni li modellano e seccano (e disfanno) per loro uso, costruendoci rifugi più adatti ai cani randagi, parvenze di castelletti fantasiosi, strani menhir di cui conoscono segretamente il significato. Le bambine, più accorte e meno irruenti, modellano piccoli accessori casalinghi come bozze di tazze, bicchieri, piatti, tegamini, tenendo fra le gambe una piccola lastra di pietra che girano su se stessa secondo le necessità (un'antenata del tornio da forma che conosceranno da adulte), poi con questi ninnoli, sempre seccati al sole, e con l'ausilio di ritagli di stoffa sottratti alle mamme, eccole ad arredare a modo loro gli antri da subumani e i manieri accroccati e spesso pericolanti. 
Le realizzazioni che si concreteranno a breve, saranno  per l'isola un salto di qualità e aggiungo, perché no? di avanzamento civile. Nascerà una stalla con mucche e pecore le quali daranno latte e lana a tutti (e carne quando sarà, ahi!), cui si aggiunge il dare un certo ordine e area adeguata ai molteplici gallinacei di famiglia starnazzanti in ogni dove, con uova deposte in una miriade di siti imprevedibili, noti solo alle loro proprietarie, altrettanto per qualche maialino grugnente nel fango delle fonti da sistemare in un rifugio più igienico e ... più lontano assieme alla loro mamma. Completando ciò con  la cerealicoltura e ortofrutticoltura avviate sull'isola tre, due e uno, ne viene un quadro di autosufficienza di livello elevato e di disponibilità prodotti pure per altri. C'è però un settore che necessita con urgenza di aggiornamento e miglioramento, quello sanitario. La presenza del medico proveniente settimanalmente (periodicità non garantita) dall'oltre orizzonte nebbioso col suo idrovolantino bianco è divenuta carente viste le nuove situazioni e la trasmigrazione nelle tre isole dell'arcipelago degli autoctoni e ospiti delle isole quattro e cinque impegnate per il Kosmodromo. E' necessario pertanto disporre per un intervento adeguato alle realtà del momento. D'accordo con l'Eminente Egau, che si sarebbe sentito in merito con qualcuno dei Vertici, organizzeremo un centro sanitario di tutto rispetto con ambulatorio di immediatezza,  pronto soccorso, assistenze specializzate  degenze e controlli post. Lo realizzerà una una nota medico - chirurgo coadiuvata sia da un suo team sia da medici, infermieri e personale già con noi come ospiti. Sarà anche lei una Odir, cioè una prescelta da cui, siamo certi, avremo disponibilità e massima professionalità. Giungerà dal mondo che c'è in quale modo lo ignoro, almeno per ora, esporrà le sue proposte all'assemblea generale che stavolta dovrà affrontare un investimento di tutto rispetto, il maggiore fra quelli passati. In ogni modo l'aspettativa generale è di indirizzo più che positivo e non ci saranno ostacoli che si frapporranno  indebitamente. Comprendo le perplessità di alcuni consiglieri sul costo finale e gestionale ma c'è che essi non conoscono le nostre reali disponibilità finanziarie e gli apporti che potrebbero venire dai Vertici Massini, di cui siamo a conoscenza l'Eminente Egau ed io, Odir il prescelto Neo Egau e, solo in parte , alcuni nostri vice.
Di ciò ne parleremo poi.


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