Wednesday, July 17, 2019

Giovedì 18 luglio 2019

L'Isola che non c'è

Kain -Tubal Signori degli inferi   Inserto13

 .... Maestro sono due ore che avanziamo nel buio, con unico riferimento la parete della galleria che sfioriamo con la destra, riposeremo qualche ora o proseguiremo ancora? ....
.... Siamo  giunti Odir, tempo qualche minuto. Tu non lo vedi, io si, la galleria si interrompe, è chiusa non più di alcune decine di metri avanti.
Giunti al termine ecco Egau allargare le braccia, alzarle al cielo e urlare con potenza vocale inusitata, mai ascoltata prima 
".... aprite all'Eccellente dell'Isola che non c'è e delle sue quattro propaggini. Aprite al Prescelto Odir. Accettateci nel vostro mondo ...."
In un baleno il fondo si dissolse e una luce accecante, calore, rumori da allibire si diffusero ovunque. Passammo alcuni minuti di adattamento della vista, dell'udito, della sensibilità epidermica, pur insufficienti, notando esserci sull'entrata due figure maschili alte, robuste, più che abbronzate, impassibili e conserte. I guardiani del passaggio.
Egau abbassò il tono di voce e rivolgendosi a loro disse con solennità: 
.... Chiediamo di essere ammessi negli inferi in quanto qui convocati sia dal supremo Tubal-Kain, il figlio del grande Kain, sia da Kain medesimo ....
I due sull'ingresso si spostarono di lato e ne uscì una enorme sfera che ci inglobò sistemandoci seduti, cadendo poi in un vuoto infinito; poi frenò la discesa, si dissolse e noi restammo seduti sui seggiolini in cui ci assidemmo alla partenza. Eravamo al centro di uno spazio immenso, forse infinito, con calore sopportabile e luce rossastra di cui non si intravedevano le fonti. attorno e sopra fluttuavano o si spostavano veloci miriadi di presenze reali o solo immaginate. Su un lato fronte e prossimo a noi si ergevano due maestosi seggi salomonici, cioè due troni accostati e identici per ora vuoti. Erano quelli di Kain e Tubal.

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