Tuesday, November 27, 2018

n. 53 NS (Nuova Serie) - 28 novembre 2018 - SS Fausta e Giacomo della Marca - pensiamo positivo -

N° 53 NS (Nuova Serie) Mercoledì 28 novembre. Il Blog è rinato con una nuova serie, in quanto il 10 agosto 2018, n° giornaliero 2714 (11 anni di attività), è stato azzerato da una infame azione di hackeraggio.

1954: Muore il Fisico e Premio Nobel Enrico Fermi

detto di frati francescani: molti rigagnoli fanno un grande fiume

Cicerone: Cedant arma Togae, concedas laurea linguae--  Le armi facciano posto alla toga, il trionfo militare all'eloquenza

Recordatio Diari 1944 - 1945, anni turbolenti, impegnativi
..........Torno al 44. Mio fratello è richiamato alle armi dal governo del re e questa volta si presenta. È assegnato a un’unità italiana che veste divise inglesi, ne sono scandalizzato! Per quanto ne sappia, il suo reparto opera nell’area emiliana e non dovrebbe essere impiegato in prima linea. A ogni modo Badoglio e il re non perdono l’occasione di mostrarsi attivi nei nuovi panni di antitedeschi, così trovano il modo di far morire un discreto numero di nostri soldati, dichiarati cobelligeranti (termine oscuro, per ricordarci che con gli alleati non c’entriamo), mandandoli ad assaltare qualche inutile altura campana. Come non bastassero i morti della guerra precedente! Cosa poi si saranno raccontati i caduti di prima e dopo lo sa Iddio. Gli alleati sono fermi sulla linea gotica e per tutto l’inverno non si muovono, un po’ per la resistenza tedesca, un po’ per loro volontà indirizzata a non strafare in un fronte divenuto secondario rispetto quello in Normandia, con lo sbarco svolto dopo il loro ingresso in Roma. Siamo tutti consapevoli che le sorti della guerra non si risolvono da noi, bensì sui fronti ovest con gli alleati ed est con i russi. I partigiani sono addirittura invitati dal generale Alexander a smobilitare per l’inverno e attendere ordini per la primavera, cosa che faranno solo in parte perché molti non saprebbero ove svernare. Nel frattempo continueranno a dare qualche noia alla R.S.I, ai tedeschi e molte di più agli alleati i quali hanno scarsa fiducia di questi gruppi. Di conseguenza anche la resistenza, a parte la guerra civile futura che conoscerà eccessi efferati, svolge un’attività non primaria se non supportata dagli eventi e aiuti alleati. Ai nuovi governi e leve di comando giungono uomini che noi giovani non abbiamo conosciuto, salvo per qualche notizia dai padri. così ecco Sforza, De Gasperi, La Malfa, Nenni, Ferri, Ruini, Romita, Togliatti, Casati, Mattei, Amendola, Gasparotto, Martino, altri. Molti sono rientrati dal confino, esilio, URSS. Inutile dire che ognuno è portatore d’idee idonee per risolvere i problemi che ci affliggono. Ciò che notiamo è la scomparsa del maresciallo Badoglio, del re e dei loro entourage! Tramite la D.C. conosco e apprezzo Alcide De Gasperi, uomo politico coraggioso e di polso, non dimentico della formazione trentino-asburgica, e un suo giovane collaboratore, che diverrà poi uomo di potere, pieno di luci e ombre, di soddisfazioni e amarezze. Per i maligni di allora potrebbe essere figlio naturale di qualche ecclesiastico anche di rango elevato, Papa non escluso, cosa ovviamente dubbia. Resta però che la diceria gira e nessun altro impersoni meglio la figura cardinalizia d’altri tempi, diplomatica, importante, presente più volte nella storia della chiesa ed europea. Cerco di capire i tempi e a tal fine leggo scritti di Don Sturzo, l’enciclica Rerum Novarum, estratti del Capitale di Marx e altro trovando molti degli argomenti non facili, per i soli addetti. E pensare che oltre una discreta istruzione sia desideroso di apprendere e aggiornarmi. Da allora mi proposi che quando io parli o scriva faccia ciò in modo semplice, da essere capito da chi ha formazione e cultura non elevate, come dissero Churchill, Mussolini e altri. Nel clima arroventato del periodo cominciano presto gli scontri politici e ci scapperà un morto dei nostri, Gervasio Federici, un giovane universitario accoltellato mentre affiggeva manifesti avversi al Fronte Popolare. La salma è esposta nella cappella dell’ospedale San Giovanni e una grande folla partecipa ai funerali, conscia del pericolo che corrono gli anelanti a un futuro di libertà e tranquillità. Naturalmente lo studente non è il primo e non sarà l’ultimo, Ce ne saranno tanti, dicono anche duecentomila, specie in Emilia-Romagna, Toscana, nord. I socialisti di Pietro Nenni si comportano stranamente, essi si dimostrano succubi dei comunisti verso cui pare abbiano un complesso d’inferiorità; eppure in alcuni test elettorali avranno un numero maggiore di elettori. E pensare che il PSI potrebbe essere l’ago della bilancia, incanalando anche i simpatizzanti RSI, in ossequio al socialismo ove militò il Duce. L’estate 1944 passa veloce, l’autunno e l’inverno sono precoci. Roma, oltre di soldati, è ora piena di prostitute, mezzani, trafficanti, malavita (è l’ora del “gobbo del Quarticciolo” e altri malintenzionati poco di buono). .......... segue

Probabiliter   Voglia country
E’ l’autunno 45, le legnate della guerra sono per ora sopite, nel futuro non so. Siamo appena usciti da una dura crisi generale e alimentare, anche se per me, col servizio Wermacht e il lavoro nella fabbrica vaticana, le cose siano andate meglio. Ho un amico di scuola e Gil scioccato dalla fame, attento a che ciò non accada più e a convertire me a un’impostazione country della vita. Così a me: … “Fra Mentana e Monterotondo, dove combatterono i garibaldini, ho una zia che ha un podere. E’ rientrata dopo il passaggio dei tedeschi che gli avevano portato via capra, maiale, vitello e altro. Si sono rimessi bene e quanto a mangiare ne hanno pure troppo (la pancia vuota per me non c’era più, per lui si). Vedessi poi, loro e altri, di quanto dispongono! salsicce, formaggi, prosciutti, pagnotte, uova, fagioli, vino, pasta, dolci di casa, da invidia.  Ho una cugina burinotta cui faccio il filo, ma sempre cugina è e la devo lasciare in pace. C’è però che ce ne siano di simili nelle fattorie di zona e è presente pure un dancing accroccato dove ragazze e ragazzi i sabati e le domeniche vanno a ballare, specie quelle in cerca di fidanzati, meglio se di città e un po’ istruiti.. Se ne trovo una adatta, o la troviamo, abbiamo risolto i problemi di pancia e altri. Vuoi che i genitori non ci allentino parte delle loro vettovaglie, terre e quattrini sotto le mnattonelle? Perché non ci proviamo? Abbiamo le bici, in più conosco chi il Sabato e Domenica rientra o parte col furgone e potremmo profittarne”. L’idea non è male, pur  se la mia pancia  non è vuota come la sua, ho diciotto anni, studio, ho lavoro sicuro da cuoco – pastaio, insomma non sono male, non manca niente né a me, né all’amico, il cui papà lavora in una sito che rende commestibili trippe d’animali d’ogni tipo e, per quanti sforzi fatti, non ci si può cibare sempre di scarti poco raffinati. Pure il figlio collabora col papà e l’odore nauseabondo delle interiora gli stagna sottile addosso. Allora, via!. Un paio di  visite alla zia che ci accoglie bene, specie me, in vista di un partner per la sua pargola, merende sostanziose e qualche pranzo altrettanto.Discorsi continui sulla barbarie dei tedeschi che gli hanno portato via cose e animali (e io zitto sul servizio Wermacht; il Duce è più tollerato perché in zona dovrebbe aver fatto qualcosa), poi qualche presenza nel dancing che per la grandezza, rispetto la modestia dei luoghi, meritava la sua fama. Ovvio nessun raffronto con le megadimensioni e attrezzature delle discoteche attuali. Miriadi di lampade verniciate e naturali, assenti faretti, giochi policromatici e semoventi che verranno in seguito. Tavolate con megapanini al prosciutto, salame, formaggio, ciambelle secche, da bere gassose e aranciate locali, le prime Coca Cola, boccali di vino, birra. Panche per sedersi e un po’ più alte per poggiare bicchieri e il mangereccio. Folta presenza di mamme guardinghe, severe di sguardo e disposizioni alle figlie. Noi di città, assieme a alcuni anch’essi tali ma con parenti in loco, eravamo accetti e diverse erano in attesa di avanche. Poca concorrenza con i ragazzi del luogo ancora di una palese rozzezza che presto sparirà. Si mostrarono però difficoltà impreviste che riguardavano tutti, ma per noi valevano per le ragazze. I tempi erano quelli che erano e le finezze igienico  -  cosmetiche dell’anteguerra ancora quasi assenti. Così, salvo la consueta ovvia pulizia, c’era che la maggior parte delle fanciulle emanassero cattivo odore corporeo, specie ballando e se accaldate, che molte avessero evidente sviluppo pilifero sul labbro superiore nonché su gambe e ascelle mal occultato o mal eliminato, tutto allo stato nature rabberciato. Quanto al linguaggio era quello ostico delle campagne e l’istruzione, vista la guerra, rimasta per lo più a livello elementare. Non dico che in zona non ci fossero fanciulle curate, educate, istruite, ma queste si tenevano lontane da questi raduni folk che ricordavano i film circolanti delle farm americane. Nelle orchestrine prevalevano le fisarmoniche, qualche sax e chitarre d’ogni tipo. Non mi esprimo su qualche cantante che tentava i primi approcci col pubblico. Come finì l’esperienza per trovare una compagna facoltosa quanto a vitto e terre? Dico né bene né male, finì e basta. Prendemmo atto che loro erano lontane dal nostro modo di intendere allora le ragazze e tale eravamo noi per loro. Così diradammo e cessammo le presenze rivolgendoci alle fanciulle di città senza salami e pagnotte. Cesseranno pure le pedalate faticose su una primitiva Nomentana, pur se fummo coadiuvati più volte da furgoni  compiacenti. Si chiuse così un ciclo influenzato dall’eterno femmineo e dai nostri stomaci in subbuglio. Anche questo è un ricordo di gioventù, ad latere degli impegni di lavoro, ricostruzione, studio che pur ci assillavano.

   Consideratio - Marte -
L'operazione siderea Marte di ieri, da me seguita con entusiasmo dalle 20, 30 in poi, mi ha visto alzarmi e battere le mani come tutti i tecnici del Centro di Controllo nel momento in cui il piccolo aggeggio terrestre superscientifico ha toccato indenne il suolo del pianeta e, immediatamente, ha inviato le foto del suolo. Ciò l'ho fatto in camera mia, in altro televisore, mentre la tribù familiare, rinforzata da nipote e bisnipote, pur preavvertita, era occupata ignava sia a discutere di cose vaghe, sia a seguire ben altro su altro TV (Striscia la Norizia?). Ora, a parte i precedenti, l'ammartaggio di oggi (come si dice?) ha una importanza particolare, quale primo elementp, primo grano di sabbia, di una infinita serie di altri interventi micro e macroscopici, da svolgere nel corso di incommensurabili anni, secoli, generazioni di scienziati e ricercatori. Mi auguro che il programma già preannunciato dl raggiungere una vivibilità, o ri-vivibitalità del pianeta, ora iniziata, non si fermerà fino alla presenza di una umanità locale attiva e cosciente che, magarfi, avrà perduta memoria delle proprie  origini e magari redarrà nel tempo una nuova Bibbia, Vangelo, Corano, in ricordo e venerazione di un Dio unico preesistente nei tempi e infinito. 

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4 comments:

rugiada said...

Buongiorno Francesco. Roberto. Ariel buon mercoledi a tutti.
Come si dice moglie e buoi dei paesi tuoi! Questa diffidenza tra paesani e cittadini un po' è scemata, la nuova generazione un tantino piu' acculturata non bada a queste cose. Negli anni 60-70 si, non c'era buon sangue.
Al tg proprio oggi ho sentito che l'antenna o cosa sia per recepire le immagini e communicazioni da Marte si trova a San Basilio un paesino del Campidano.
Buona giornata a tutti.

Roberto said...

Ciao Francesco, Maristella, Ariel e tutti. Non so in quale parte dell'Emilia Romagna, in quale reparto e con quali compiti fu dislocato tuo fratello in uniforme inglese (spesso queste uniformi erano quelle dei caduti britannici), ma so che reparti italiani della divisione "Cremona" furono inviati a combattere contro gli stremati reparti della X Mas in ritirata intorno alla zona di Comacchio, con sanguinose perdite da una parte e dall'altra. Ho un libro di un reduce in cui racconta che solo dopo i primi scontri quelli della X si accorsero che quei soldati in uniforme inglese erano italiani come loro, rimanendone scioccati... Penso anche io, Francesco, che quella della sonda su Marte sia una magnifica avventura e una fonte di conoscenza sconvolgente, e ne sono esaltato: questa magnificenza tecnologica, però, fa ancora più stridere la non cura dell'essere umano della vita quotidiana su questa Terra, come l'incapacità (meglio: non volontà) di pulire i chiusini di Roma dall'intasamento di foglie e terra e impedire così l'allagamento puntuale delle strade. E ogni volta ripenso al netturbino padre del tuo amico di scuola e di GIL che oltre al suo dovere faceva anche di più, sembrandogli cosa naturalissima...

Francesco said...

BGiorno Mary'S, rsp solo ora dato che oggi è stato giorno sanitario. Vedi, senza dire chi era meglio o peggio affermo solo che ALLORA erano mondi diversi. Oggi ragazze e ragazzi della miniprovincia romana danno i numeri ai cittadini. Qualcosa del Campidano, non ho localizzato in quale canale o Internet l'ho notata, ma l'ho sentita anche io. E' un grande evento, troppo sottovalutato. Ciao

Francesco said...

Bgiorno Rob. Oggi sanitaria esterna con quel che ne viene, quindi rsp solo ora. Mio fratello era proprio con la divisione Cremona e vestiva divisa inglese. Però era nel genio pontieri e la sua-loro unica occupazione bellica fu la gittata perigliosa di un ponte Bailey disturbato proprio da altri italiani dell'altra parte, credo fossero della Decima (non so come si scrive Bailey, controllerò). Circa la sonda su Marte essa non è fine a se stessa, ma il primo chiodino di una costruzione che si svilupperà e eleverà sempre di più. Sono d'accordo su chiusini, buche, problemi sociali da noi e in ogni dove ma la ricerca deve essere per me neutra a tutto ciò, se seguiamo gli eterni problemi, presenti in ogni dove con ogni grado di benessere o malessere, non si concluderebbe mai nulla. Marte un giorno, probabiliter, sarà una nuova terra con una nuova umanità, spero più limitata e migliore della nostra.Ciao