Thursday, November 15, 2018

16 novembre 2018 Venerdì- n° 42NS (Nuova Serie) -S. Geltrude - pensiamo positivo -


N° 41 NS (Nuova Serie) Venerdì 16 novembre. Il Blog è rinato con una nuova serie, in quanto il 10 agosto 2018, con n° giornaliero 2714 (11 anni di attività), esso è stato azzerato da una infame azione di hackeraggio.

1945 Viene istituito l'UNESCO
Detto di frati: Chi mette il tetto prima del disotto - non resta molto in questo mondo
Fedro: O quanta species ... cerebrum non habet - oh! com'è bello! ma non ha cervello - per indicare allora, e oggi, persone belle ma sciocche

Recordatio Diario 1944 - eventi del periodo
 -  Arriva Marzo e le cose a Roma peggiorano. Un attentato comunista in via Rasella provoca la morte di trentadue territoriali della Polizei (un altro morirà in ospedale). Sono del battaglione Bozen (Bolzano), cioè altoatesini, vari non giovanissimi, addetti per lo più al comando di Corso d’Italia. Di loro conosco alcuni. Quelli della resistenza li spacciano per SS, sono invece dei servizi di collegamento bilingui. Oggi dovrebbero avere un monumento a Bolzano che le nostre autorità non hanno mai visitato. Nessuno è preso come responsabile o si presenta come tale, di conseguenza Roma si trova ad avere 335 martiri a seguito della rappresaglia eseguita da Kappler su ordine di Hitler alle fosse Ardeatine. E’ quello che i rossi cercavano, ben sapendo che i tedeschi non avrebbero agito altrimenti, specie dopo che lo stesso gruppo aveva ucciso sedici loro militari in piazza Barberini, senza ne seguissero rappresaglie. Non posso non pensare che le vittime delle Ardeatine le abbiano sulla coscienza questi eroi e fra gli eliminati potevo esserci anch’io, fermato poche settimane prima.
   -  Alcuni giorni dopo mi consegnano alcuni chili di pasta, poi di farina, un pacco con gallette rotte o malformate. E così un altro paio di volte. Scopro poi che nello stabilimento, complici anche i militari di stanza che ne beneficiano sono “parcheggiati”, in attesa che la guerra passi, un discreto numero di animali della tenuta marchigiana del nostro direttore (maiali, galline, animali da cortile, dei vitelli, qualche mucca), sistemati in capannoni e nelle stalle con i cavalli da tiro. Sono così distribuiti modeste quantità di uova, latte, salsicce e carne a seguito della macellazione di qualche suino e vitello. Il livello alimentare in casa migliora. Trovo anche il modo di far avere ai miei di casa piccole quantità di farina, sufficienti per un paio di focacce. Uso la tuta militare che ha un numero elevato di tasche. In ognuna pongo un pugnetto di farina ed anche la tuta ne è impregnata. In casa stendiamo giornali in terra così svuotando le tasche e scuotendo la tuta recuperiamo la farina. Non ne sprechiamo un grammo.    
-  Nei mesi di Aprile e Maggio la situazione è insostenibile, il fronte di Cassino comincia a dare segni di cedimento e le incursioni s’intensificano. Cessano le distribuzioni alimentari così, mentre per me non ci sono problemi, questi li hanno i miei, specie mio fratello che è un ragazzone di ventidue anni. Quel po’ di farina che riesco a far uscire non basta più. Devo escogitare qualcosa che possa superare i controlli della società, operativi per tutti, me compreso, condotti da due burberi militarizzati, uomo - donna (se scoperti si rischia il licenziamento in tronco e, per quanto riguarda me, il ritorno al reparto alla caserma Bianchi, oltre la figura meschina che farei col direttore e il monsignore che mi hanno aiutato). Modello allora due spessi plantari con pasta fresca, che inserisco nelle scarpe da lavoro. Passo così indenne i vari controlli. Una volta fuori rimodello queste solette anomale da cui ne verrà un poi bel filoncino di pane. Tutti ignorano il sotterfugio. 

Probabiliter Friuli imprevisto (no, non mi sento coinvolto)
Si può essere responsabili della morte di qualche persona per azioni e comportamenti non conseguenti a meri incidenti involontari? Il problema c'è ed io ne sono stato coinvolto. Vedo di parlare di due casi con l’intendimento di trasmettere stati d’animo e non dettagli scontati e ininfluenti. L’evento si svolge nell’area Friulana in tempi speciali in cui la mia età è ancora “verde”, durante una missione diciamo riservata. Chi devo vedere l’ho già ben conosciuto nel recente passato. Pericoli e imprevisti si ripetono e nella zona ci sono stati problemi per i nostri, dei quali alcuni sono spariti. Chi incontrerò lo chiamo Mico, non è il suo ma ci si avvicina. Da un Capo per me dei massimi: “... Su’ da Mico non va. Pensieri ne abbiamo fatti e voci sono giunte. Vai a controllare, usa prudenza e resta in contatto; se necessario puoi regolarti come più opportuno. E’ bene sia tu in quanto Mico lo conosci. Chiarisci il possibile e come abbiano fatto a sparire due dei nostri i quali, magari, potrebbero pure essersi allontanati da loro. Modesto trasferimento e «Fermi! buoni! devo vedere Mico, torna sul tardi ? Si, un po’ di grappa la prendo, il fresco non scherza” Poi …”Franci!… Mico!…quanto tempo! Che bello fare tutta la notte a dirci un mare di cose. Sapevo venisse qualcuno, ho pensato al Capo e arrivi tu! Mangiamo un po’, poi parleremo”…  Infine il vis  -  a  -  vis s’imposta sul serio : …”Mico, inutile dire ci sia qualcosa che non va. E’ possibile che fra voi ci sia qualche infiltrato? Troppe cose sono finite storte e ora due spariti nel nulla’’…”Vero, proprio per questo avrei voluto ci fosse il Conte (Conte vero, non nome di battaglia). Per i due delle ipotesi ce l’ho, pur se non ne siamo venuti a capo. Ora però riposiamo, è meglio, domani sarà impegnativo. Ah il telefono! è l’attendente di Sua Eccellenza. Cerca te: ... « Si? Sono io, dimmi, Lui ha anticipato l’arrivo a domani? Prima di sera? con la Jeep del Comando? Bene. Sua Eccellenza desidera vedere lo staff tutto? farò che ci siano”. Sono teso, menzionare Jeep significa cautela. Il tutto avvalorato dall’arrivo inatteso del Capo. Ci ritiriamo e Mico mi chiede se ci sarà una azione da intraprendere. Non posso dirgli nulla, nel frattempo mi terrò in vigile cautela. Ciò vuol dire che tracannerò un tazzone di caffè denso e resterò vestito tutta la notte, oltre che sveglio di mente, di corpo, gambe e mani. Il mattino, anziché nel pomeriggio, arriva il “Conte” con i suoi. Mi fissa, mi stringe il braccio e, senza preamboli …”Mico sei in arresto. Non ci saremmo mai aspettati che tu fossi finito dall’altra parte, facendo anche sparire due che forse si erano accorti di tutto. Inutile reagire perché gli altri sono qui. Per fortuna uno dei tuoi ragguagliato sul doppio gioco in atto. Consegna la pistola e preparati a rispondere a tutto; specie sulla fine dei due mancanti»... Poi sul mattino, con Mico in camera di sicurezza:  …”Franci, non è come pensi, non mi sono venduto, ho visto solo le cose più chiare. E’ che la verità storica e il socialismo si trovano dalla parte opposta, non da noi. Occupiamo terre non nostre. Lo sapresti anche tu se volessi. Guarda che Berti e Francisci sono solo prigionieri. Rivogliono il loro commissario politico preso da noi. La sfangheranno (non torneranno purtroppo). Fammi fuggire! » …”Mico, impossibile. Oltretutto Sua Eccellenza è giunto in forze. No, sii responsabile del tuo operato. Poi quando saprà che i due si salveranno col tuo intervento potrebbe decidere una soluzione meno dura”…”Stronzate! conosco il Conte! Non mi avrete !»  …”Madonna! Non respiro! La ginocchiata in pancia e di sotto non l’aspettavo! No Mico, fermati, ti sparano! » Ma Mico spalancò la porta e saltò sul suo fuoristrada partendo a rotta di collo sulla via di fronte e in discesa. …”Mico no! La strada chiude con un muro e la svolta non la prenderai! Ecco è finita ! »....”Addio Mico, amico non amico, avrai avuto ogni ragione per agire come hai deciso, ma non erano le nostre ragioni. Riuscisti però a salvare qualcosa in quanto, senza onore e onta, sarai considerato caduto in un incidente con la tacita concessione dell’oblio che si offre a chi non c’è più. Non ti feci fuggire, ma il colpo al ventre e in basso, micidiale, mi troncò il respiro, mi stese in terra e ... non mi diedi troppo daffare per fermarti pur se, forse, avrei potuto tentarlo. Poi magari, con un bel pizzico di ipocrisia liberatoria, mi illusi che tu non volessi farla finita, solo che  non riuscisti a deviare per il sentiero laterale. All’episodio ho aggiunto o tolto qualcosa, Un pò di fantasia e estro non mancano, ma per la folle corsa verso la realtà oscura del muro finale non ho variato nulla. Il secondo evento non lo riporto. Oltretutto fu pura conseguenza del fato, e non procurò l’angoscia avuta per l’amico–non amico, pur sempre amico.

Consideratio - Sacramenti, perché no?

\Anni e acciacchi non si fermano e mia moglie, non deambulante, mi esprime il desiderio di ricevere confessione e comunione, assenti ormai da quattro anni. Per completare il quadro sono anch’io non deambulante. Figlia e figlio già ci assistono per tante cose  e su ciò danno poco retta. Però  dopo anni di oblio un sacerdote, nel periodo pasquale dello scorso anno, venne  a benedire la casa. E' un vice della parrocchia e gli chiedo se può provvedere in merit). Ma certo! che bravi! Nome e cognome? Indirizzo? Piano? Appartamento? Per la signora, e magari lei, verremo ogni mese! Da allora più nulla pur se solleciti vari gli siano giunti. Finché ho pregato il mio accompagnatore di portarmi alla parrocchia precedente, pur se più distante e con difficoltà di accesso, e ho risolto tutto in un baleno, con un loro sacerdote che già per tre volte si è fatto vedere e sentire. Per la prima (quella ufficiale d'oggi), pur riconoscendogli un impegno particolare per la la gioventù, mi viene da chiedere se contiamo proprio poco noi anziani e magari invalidi, già madri,  padri, nonni e più, delle mamme e giovani d'oggi? Mah!  


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4 comments:

rugiada said...

Buongiorno Francesco. Roberto. Ariel. Buon fine settimana a tutti!
Il bisogno affina la mente e tu con l'idea delle solette di pasta fresca una genialita'. Nico forse era quello che voleva, chiudere per non pagare le conseguenze dell'azione poco corretta. Se fu incidente o altro solo lui poteva saperlo.
Buona giornata a tutti.

Roberto said...

Ciao Francesco, Maristella, Ariel e tutti. Triste storia quella di Mico: nessuno può sapere quello che alberga nel cervello e nell'animo di un uomo se non il proprietario dei suddetti, però il doppio gioco no, non dovrebbe esserci, e mi sembra fosse quello che aveva iniziato a fare il tuo amico. Forse poteva applicare in modo diverso i ripensamenti che aveva cominciato a covare, ma, ripeto, è fin troppo facile giudicare, bisogna starci in mezzo... Buon fine settimana a tutti!

Francesco said...

Buongiorno MarySun. Nel periodo di cui scrivo io avevo risolto, solo per me, il problema di vincere la fame. Pensa che gli operai civili (a me andò meglio) si nutrivano di semole praticamente crude e di impasto cotto, o seccato, sui tubi roventi della sala macchina. Però il problema in casa mia restava. Mio papà e mamma sopravvivevano con le scarsissime razioni di cibo non sempre distribuite ma mio fratello, clandestino dalla Francia, non aveva nulla e doveva tentare di riempirsi un pò un pò con difficoltà sua e dei miei. Io per lui avevo inventato l'impolveratura abbondante della mia tuta e il minipugnettino di farina in ognuna delle sue tante tasche che in casa poi recuperamo con scrollamenti pulrimi Ma ciò non bastava e mi inventai le solette di pasta, che risolsero abbastanza lo stimolo di mio fratello. Essendo il mio lavoro in un complesso di grano, farina, pasta, gallette, c'erano controlli rigidissimi altrimenti sarebbe stato il saccheggio del complesso produttivo. Due sorveglianti uomo - domma, militarizzati e implacaabili conoscevano ogni sistema, anche il più astruso, nel procurarsi qualcosa per le famiglie e, chi scoperto veniva immediatamente licenziato. Per me, e pochi altri, ci sarebbe stato l'immediato ritorno alla caserma Bianchi.Ciao

Francesco said...

Buongiorno Roberto e grazie tua telefonata. L'episodio che ho riportato su Mico (nome diverso, l'ho detto) è uno dei più delicati, complessi,in cui ho dovuto usare ben più del solito immaginazione, fantasia, estro. Esso dovrebbe includere dettagli ancor oggi di impossibile accettazione ma, dato che ho sempre affermato che quanto espongo è SV, cioè sostanzialmente Vero, preciso trattarsi di persona realmente esistita, come altrettanto più che esatti sono la figura del Conte, comandante, e della macchina finita a tutta velocità su un muro di chiusura di una breve strada incompiuta. Di più non posso. Ciao