Tuesday, October 30, 2018

Ottobre 31 2018 Mercoledì. n° 2714 + 28 NS  (nuova serie). Pensiamo positivo. 


Recordatio
Semestre “horribilis” 1943 giugno - dicembre
Comunque avvenimenti ben maggiori si susseguono;
  - La guerra in Russia va male anche per i tedeschi. La nostra ARMIR è decimata!  ù
- Quante città italiane sono bombardate, in assenza oltretutto di ogni nostra seria reazione!ù
- Tento di andare volontario in aeronautica a 16 anni. Mi aiuta e informa un amico del palazzo volontario dal 1942. C’è un centro a Capodichino. Sedici anni sono pochi ma non impossibili per essere accettati. Compilo una domanda con una firma balorda di mio padre.  Dopo pochi giorni il portiere mi consegna una raccomandata con l’accettazione della richiesta (i successivi eventi e l’armistizio la bloccheranno).
- Gli anglo-americani, servendosi pure della mafia USA e nostrana, sono sbarcati  in Sicilia, l’hanno occupata in meno di un mese e ora sono in Calabria. I tempi sono stati così brevi che non ho avuto modo di pensare che essi sarebbero stati bloccati e respinti sul bagnasciuga. Ad ogni modo una certa fiducia sulla vittoria resta in me, basata più sui tedeschi che su noi.
- E’ il 19 luglio, Roma è bombardata pesantemente dal cielo; ho visto nuvole di quadrimotori volteggiare sopra la città, erano più di mille. Buona parte dei quartieri San Lorenzo-Tiburtino-Casilino è distrutta e brucia. Il palazzo ove sono nato è colpito in più punti. La parte ove è il nostro appartamento si salva da una bomba che cade, a meno di dieci metri, sul mio asilo d’un tempo, che ne è polverizzato, salvando però l’ala dell’edificio antistante, pur danneggiata e pericolante. La basilica di San Lorenzo è crollata. I morti sono migliaia, con un odore cadaverico che si alza già poche ore dopo l’incursione. Il molino Pantanella (che diverrà presto mia base di militare e lavoro) è distrutto e brucia per più giorni, illuminando la notte col suo bagliore. E’ colpita anche la palazzina uffici. Nessun aereo è abbattuto o colpito.
- Molte bombe sono cadute all’interno del cimitero del Verano, colpendo campi di inumazione, tombe singole e complessi collettivi. Ho visto morti “vecchi” entro le casse rimaste allo scoperto e scoppiate per la depressione dell’aria. Sul fondo di una tomba a pozzo uno strano scheletro, perfetto, “nudo” e rosso vivo, giace supino in una bara senza copertura e sembra chiedermi cosa sia accaduto. Quanti morti “nuovi” sono in terra e quanti ne arrivano sotto i porticati in attesa di essere sepolti nei campi, e che lezzo, non posso descriverlo!;
- Il quartiere bombardato è visitato dal Re, accolto freddamente, pure con qualche fischio. Migliore accoglienza riceve la principessa Maria Josè, moglie del principe ereditario Umberto. Anche il Papa Pio XII si reca fra la gente e le macerie. È attorniato da frotte di persone in cerca di lenire i propri dolori. Arriva Mussolini, accolto da pochi applausi angosciati invocanti una cessazione di questo stato di cose (il pomeriggio sarà destituito dal re e arrestato). 
- Allontaniamo mia madre da Roma e la accompagno in Umbria, dalla zia maestra, ove mi fermerò brevemente anch’io. Il viaggio è avventuroso per le distruzioni e gli allarmi. La stazione Termini è chiusa. Per i passeggeri aprono Settebagni, distante una quindicina di chilometri, che raggiungiamo in larga parte a piedi, con pesanti bagagli portati da me e mio padre. Al tutto si aggiunge che il nostro portiere, andando noi nel suo paesino d’origine chiede, mancassero le difficoltà, di accompagnare la moglie e le due figlie; …
- E’ il 25 Luglio, del tutto inaspettatamente, almeno per il popolo che non vi contribuisce, Mussolini è destituito dal sovrano e fermato dai Carabinieri. Sono in Umbria, regione fascista, benemerita dello squadrismo e marcia su Roma. C’è chi vorrebbe far qualcosa, come i miei zii ma cosa? Mi accorgo però che in molti già si apprestano a cambiare casacca, con la solita serie di pretesti incentrati sui “se”, “però”, “l’avevo detto”, “io ero socialista”, e così via. E’ una vergogna e mi accorgerò che ciò risulterà una normalità italiana.
- Mussolini è sostituito con il generale Badoglio che afferma: “la guerra continua”, nessuno gli crede e tutti la ritengono terminata e persa. Che fine ha fatto il Duce? È vivo, morto, dov’è? Sono vere le notizie delle manifestazioni di giubilo avvenute a Roma, Milano, Torino, altre parti? E quelle di disordini che nel sud e altrove avrebbero causato parecchi morti per le reazioni dell’esercito? E cosa accadrà ora con i fascisti e i tedeschi? Quesiti che ci poniamo in parecchi e ignoriamo quali soluzioni possano avere;
- Lascio l’Umbria, ove sono stato pochi giorni e rientro a Roma, mentre mia madre resta. Ciò in quanto, a seguito dell’intervento di un dirigente I.N.A. nostro amico, sono assunto in questo Istituto come impiegato e inizio il primo di Agosto; ottocento lire al mese, sono ricco! In precedenza ero stato chiamato dalla Popolare di Novara e dalla Banca Agricoltura che avevano chiesto alla scuola l’elenco dei migliori diplomati.......

Probabiliter 
Croci d'ogni tipo 
Di croci siamo subissati dalla nascita. Imperante quella ove crocifissero Gesù, recuperata qualche secolo dopo da Elena, madre di Costantino, sempre si tratti di quella, comunque se scelta ci fu qualche motivo ci sarà pur stato. Poi le Croci dei templari e del Dio lo vuole! delle crociate che per un paio di secoli afflissero medio oriente e umanità. Segue la pletora delle croci dal modesto stagno a quelle preziose oltre ogni immaginazione.  E che dire del campo civile e militare? le croci divennero segni di distinzione, con categorie e sottocategorie, al merito, studio, ricerca, al buon operare, al comportarsi nelle battaglie, distribuite a larghe mani dai superiori di campo.  Aggiungo, per i curiosi pure la Croce di Malta, necessaria in cinematografia per una corretta visione delle immagini. Fra le tante però ecco distinguersi le Croci al merito dell'esercito tedesco, con o senza fronde. Una la ricevette Adolph Hitler contribuendo a montargli la testa.  Or bene, una Croce di ferro l'ebbi anch'io, la più semplice, conferitami motu - proprio e in forma anomala dal mio superiore quando mi ferii, cosa di cui ne ho già detto su altro post. Mi scuso per la breve ripetizione. Allora, retrovie di Anzio, salta un gancio di un tirante per cassette di munizioni che vedo passarmi davanti gli occhi e sfiorarmi il braccio destro. Pochi attimi e al di sopra del gomito si apre una fontana di sangue. Con impatto più sodo addio avambraccio. Un parà con la sua sciarpa stringe e blocca l'emorragia. Il mio capo, considerato da noi già vecchio (trentanni o pocco più), tira fuori dalla sua sacca un subbia da calzolai che si porta dalla Russia e: “ Franz, tendi il braccio, disinfettiamo lui e noi con cognac" e via, primo punto, nodo e mio dito sul nodo, secondo idem, così per quattordici volte.  Poi: vai al Celio e fatti sistemare meglio (diranno che cucitura migliore non poteva esserci).  Tre  -  quattro giorni di riposo e via come prima.  Punti e ferita sono sempre visibili pur se si restringono sempre di più, spariranno? C'è un seguito: L'amico crucco-sanitario improvvisato (dovrebbe chiamarsi Manfred) eccolo a dire: Ne avessero il Duce e il Fuhrer di Jugen come te Franz, ho visto come ti sei sentito e quello che hai provato, non un lamento, non un gemito (mai avrei esposto ai crucchi le mie debolezze), hai mostrato sangue freddo e coraggio e io, quale tuo superiore, ti cedo questa mia croce ricevuta dal generale Schlemm, che ne ha sempre una borsa con se quando viene nei reparti e che, dalla Russia a oggi, ne ho avute parecchie anch'io, sono certo gli farai onore, è come l’avesse data lui. Al che la stacca dal petto e la passa sul mio. Venticinque anni dopo, in occasione del  trasferimento in Lombardia, un furto infausto ci privò di tante cose, fra le quali una valigetta tutta balilla, Duce, Fascio, cosette scomode, Croce compresa, cose queste che sottovaluteranno tutti, famiglia in primis.  Ecco perché su di me ci fu chi accennò qualcosa legata al generale Schlemm, ci andò vicino ma non era esatto, non lo incontrai mai.

Consideratio
Debito pubblico n°9  
Costo della politica Ciò è sempre stato un pozzo senza fondo per un paese importante si ma, tutto sommato, non una potenza come Russia, Cina, America. Bene, a dirigerci e decidere abbiamo un governo con una pletora di ministri e ministeri (siamo giunti a 25-30, una pazzia) più una schiera di sottosegretari, collaboratori, consulenti d'ogni sorta, tutti con prebende a fronte delle quali i nostri stipendi sono spiccioli. Abbiamo un Capo dello Stato con un assegno come e più la Corte inglese e una residenza, il Quirinale, che è quasi una cittadina considerando anche Tor Vaianica e San Rossore. Proseguo con un Parlamento di 930 deputati, il doppio e più di queli USA, tutti coi portaborse pagati dallo Stato, più collaboratori e consulenti. Quanto ai loro assegni fra la base "teorica", presenze, gettoni, complementi di commissioni, riconoscimenti , rimborsi, trasporti, soggiorni, benefit compresi ristorante, bar e barbieri, siamo al punto per un lavoratore d'infartuarsi alla conoscenza del totale. Aggiungo Commessi e dipendenti cui diecimila euro  sono sovente presenti nelle buste paga, Così per l'inutile Senato (ciò per me ovviamente), duplicato della Camera, con  315 Senatori, con portaborse, collaboratori, consulenti, costi faraonici e trattamenti come i deputati. In più ecco alcuni senatori a vita nominati dal Capo dello Sato o per esserlo stato in precedenza. Quanto al pensionamento la "loro" Previdenza Sociale è prodiga di prebende corpose, riconoscimenti, reversibilità, complementi d'ogni sorta, con importi da orrore se confrontati alle nostre pensioni minime, altre non escluse. A mio giudizio, per nulla che esso valga, penso che una riduzione di deputati, senatori, spese, almeno di tre quarti dall'attuale non guasterebbe. E stiamo parlando a livello nazionale, ci sarà il seguito a livello locale poi, per ora, chiuderò l'argomento.

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4 comments:

rugiada said...

Buongiorno Francesco. Roberto. Ariel e tutti.
Tempi duri sul finire della guerra, anche Cagliari subi i bombardamenti il mio paese forse meno. Non era cosi importante da essere raso al suolo, ma ci fu qualche vittima.
Mio suocero con tre fratelli lavoravano in barberia a Cagliari quando cadde uno spezzone, uno dei tre mori, mio suocero ne pago' le conseguenze per il resto della sua breve vita.
Buona giornata a tutti.

Roberto said...

Ciao Francesco, Maristella, Ariel e tutti. Ti comprendo bene, Francesco, quando rimarchi il fatto che il furto della valigetta in cui conservavi i ricordi del tuo impegno di gioventù sia stato sottovalutato, in particolare dalla famiglia, da cui in realtà ci aspetteremmo sempre un coinvolgimento 'adeguato', considerato il fatto che i suoi componenti dovrebbero conoscerci (e compenetrarsi) meglio di tutti. In realtà non è quasi mai così: solo noi stessi sappiamo veramente cosa c'è nel nostro cuore. Bisogna accontentarsi...

Francesco said...

Msaristella, fa piacere vedere una donna nata nel dopoguerra, come te, ricordare, commentare, esporre, ricordi di allora provienenti ovviamente dai tuoi più anziani, parenti o no. Ti esprimi con coinvolgimento e consapevolezza, brava. Inutile dire che bombe, vittime, fame, furono una costante per l'Italia di allora. Non importa un pò più, un pò meno, secondo i luoghi e momenti, resta sempre l'estrema ingiustizia e assoluta inutilità di quanto passato. Ti abbraccio.

Francesco said...

Vedi Roberto, non mi pesa ripetermi, ma quando subii il furto, i primissimi 70, subii uno di quei traumi cardiologici che, sommati alla morte di mia madre e altri del periodo foraneo, mi porteranno poi a una quiescenza forzata negli 80, di poco anticipata pur con quaranta anni pieni di anzianità di contribuzione. Rimessomi un pò ripresi la mia attività per un ulteriore decennio e più finché un secondo avviso del mio angelo custode mi ha spinto a più miti consigli, riservandomi a PC, edit e autoedit, e Blog-Forum. Rprendo il tema d'inizio per dire che il danno del furto fu ingente, sia con le tipologie del sottratto, sia dell'importo (un paio di milioni di lire anni 80, niente male), ma la sparizione della mia valigetta da sempre tenuta cara con cento cosine, come ho detto, di Duce, Fascio, Balilla, avanduardista, diplomi, lettere, documenti, ninnoli di pace, di guerra e .. di loggia mi ferì e mi colpì sopra ogni dire, direi che ne sia influenzato ancora oggi. Ero assicurato e rientrai poi in possesso del danno subito ma, valora morale a parte, la valigetta valse ZERO. Ciao.